Dacourt: «Roma-Inter, nerazzurri favoriti! Triplete? Nessun rimpianto»
Dacourt ha rilasciato una lunga intervista al sito Il Posticipo in occasione della sfida tra Roma e Inter. L’ex di entrambe le squadre ha parlato di vari tempi, tra cui la sua esperienza in nerazzurro tra il 2006 e il 2009.
ORIGINI – Olivier Dacourt ha parlato del suo inizio nel mondo del calcio con un idolo nerazzurro: «Mio padre era medico, mia madre infermiera. Lavoravano entrambi nella sanità. Io ho conosciuto il calcio grazie a mio zio. Ho cominciato a giocare e mi sono innamorato del pallone. Da ragazzino avevo due miti: Kevin Keegan e Alessandro Altobelli. Erano grandi attaccanti. Io sono nato trequartista, poi sono scalato un po’ dietro. Ho giocato con calciatori top: allo Strasburgo ricordo Aleksandr Mostovoj. Per avere più equilibrio in campo ho fatto un passo indietro e poi ho continuato in quella posizione».
COMPAGNI – Dacourt ha raccontato del suo legame con Marco Materazzi iniziato ai tempi dell’Everton in Premier League: «È stata una grande esperienza. Io e Marco eravamo i calciatori stranieri della squadra. Ci siamo trovati subito bene. Poi ci siamo riabbracciati in Italia qualche stagione dopo: è stato Materazzi a spingermi verso l’Inter dopo l’addio alla Roma. Mi ha detto che era la squadra giusta per vincere. Così è stato».
SFIDA – Dacourt ha spiegato cosa rappresenta per lui Roma-Inter: «È una partita speciale. Sono le due squadre italiane in cui ho giocato e a cui sono più legato. Quando giocavo nella Roma ho perso due volte la Coppa Italia contro l’Inter, poi mi è successa la stessa cosa a maglie invertite: è curioso, all’inizio mi ha fatto male, poi l’ho superato. La Roma è stata la mia prima squadra italiana, all’Inter ho vinto tanto. Sono le due squadre della mia vita, faccio il tifo per entrambe. È favorita la squadra di Simone Inzaghi. In questo momento secondo me i nerazzurri hanno qualcosa in più e lottano da favoriti nella corsa scudetto. Però la Roma spinta dai tifosi può fare una buona partita».
TECNICO – Dacourt ha detto la sua su José Mourinho in giallorosso: «Sta facendo bene con una Roma diversa da quella in cui ho giocato io. Noi eravamo più forti. Mou è un grande allenatore, l’uomo giusto per questa squadra, sa fare bene in queste situazioni dove c’è pressione».
SCELTE – Dacourt ha concluso commentando il suo addio all’Inter: «Rimpianti per non aver fatto parte del Triplete? No, non ho nessun rimpianto. Nella vita prendiamo delle scelte ed è giusto così. Poi vivere di rimpianti non porta da nessuna parte. Ho lasciato l’Inter quando è stato il momento di farlo. Roberto Mancini? Ha conquistato scudetti e coppe con una squadra formata da campioni. Mancio era un fuoriclasse, lo è stato ancora di più alla guida dell’Italia. Ha guidato un grande gruppo. L’Italia deve molto a Mancini. Zlatan Ibrahimovic? Ibra era il nostro leader. Poi è sempre stato un capo per natura. All’Inter faceva giocare bene tutti quelli che gli stavano attorno: succede la stessa cosa al Milan. Ibra non invecchia mai. È un grande campione».
Fonte: ilposticipo.it – Simone Lo Giudice