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Curva Nord e omicidio Boiocchi: Beretta confessa. Ipotesi ‘mafiosa’ – TS

Dietro l’omicidio di Vittorio Boiocchi, storico capo della Curva Nord dell’Inter ucciso il 29 ottobre 2022 a Milano, non ci sarebbe solo una faida tra tifosi, ma una rete ben più complessa fatta di potere, affari illeciti e legami mafiosi. A fare luce sull’intricato scenario è Andrea Beretta, successore di Boiocchi alla guida della curva e oggi collaboratore di giustizia.

CONFESSIONE – L’edizione odierna di Tuttosport svela nuovi dettagli riguardo l’omicidio di Vittorio Boiocchi, ex capo della Curva Nord dell’Inter. Secondo quanto emerso dalle indagini della Procura di Milano, sarebbe stato proprio Beretta a ordinare l’esecuzione, versando 50 mila euro per “risolvere il problema” di chi ostacolava la sua leadership e i profitti derivanti dalla gestione della curva. «Avevo problemi con lo Zio per i conti della curva», avrebbe confessato Beretta, facendo riferimento al soprannome con cui era noto Boiocchi. L’omicidio, eseguito da Daniel D’Alessandro e Pietro Andrea Simoncini, 41 anni, suocero di Marco Ferdico (altro arrestato), ha assunto contorni ancora più inquietanti quando è emerso il legame con famiglie calabresi legate alla faida delle Preserre, spingendo gli inquirenti ad aggiungere l’aggravante mafiosa all’accusa.

Fonte: Tuttosport 

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