Cruz: “Lautaro Martinez via? E’ già nell’Inter! Adriano grandissimo”
Cruz ha sottolineato il futuro di Lautaro Martinez tra campo e mercato. Dall’Inter ai tempi di Adriano e Ibrahimovic all’importanza dei nerazzurri come club. Di seguito le sue dichiarazioni ai microfoni di “90min.com”
CRUZ: IL FUTURO DEL TORO TRA CAMPO E MERCATO
Credi che Lautaro Martinez debba andare al Barcellona o al Manchester City per poter raggiungere i suoi obiettivi? «No, non credo. Lautaro è bravissimo e ancora giovane. Spesso i calciatori credono che per coronare i propri obiettivi professionali debbano per forza cambiare squadra. Lui è già in un grande club. Perché l’Inter è una delle 3 società più importanti in Italia e tra le più importanti in Europa. Io credo che l’obiettivo principale di Lautaro Martinez in questo momento debba essere vincere con l’Inter – dice Cruz -. Io almeno, quando giocavo ragionavo così. Per me ogni volta in cui arrivavo in un nuovo club l’unico pensiero era contribuire a costruire successi. L’Inter ha puntato su di lui e deve avere pazienza. Il calcio italiano non è facile e non è facile vincere in Italia. Anche Ronaldo non è lo stesso che abbiamo visto a Madrid. La storia è fatta di tanti campioni che arrivati in Italia hanno fatto fatica. Henry all’Arsenal ha dimostrato di essere un fenomeno però con la Juventus non è riuscito a mettersi in mostra. In Italia non è facile per nessuno. All’Inter hai avuto la fortuna, tra i tanti campioni, di giocare con Adriano».
CRUZ E I TEMPI ALL’INTER: ADRIANO TOP
Julio Cruz ripercorre il passato nell’attacco nerazzurro: «Indipendentemente da quello che è stato il suo percorso fuori dal campo, io credo che Adriano abbia dimostrato in pochi anni di essere un grandissimo e non solamente con l’Inter, ma anche con il Brasile. Io credo che sia sottovalutato tutto quel che ha fatto in campo per alcuni comportamenti inopportuni che ha avuto fuori. Non credo che sia giusto. Adriano è uno dei giocatori più forti che io abbia visto giocare per l’Inter e per il Brasile. Faceva parte di una squadra con grandissimi giocatori. C’erano Ibrahimovic, Crespo, Recoba, Martins, Vieri e anche Balotelli. Era una grande Inter con Moratti che più che un presidente era un tifoso. Ereditò questa passione da suo padre e arrivò dove sognava portando l’Inter sul tetto d’Europa e del mondo. Mourinho? Ho lavorato poco con lui. Sicuramente ciò che lo ha reso speciale è stato vincere la Champions con il Porto. Per l’Inter sarà un pezzo di storia per sempre perché ha avuto il merito di vincere il Triplete. Però non dobbiamo dimenticare che prima del 2010 è stato fatto un grande lavoro da parte di Mancini, che ha contribuito in maniera importante a preparare la squadra per quella vittoria».