Cruciani: “Effetto Conte 2 partite? Stronzata di Icardi contro l’Inter. PSG…”
Giuseppe Cruciani – giornalista di “Radio 24” e tifoso laziale -, ospite negli studi di “Tiki Taka – Il calcio è il nostro gioco” su Italia Uno, minimizza la vittoria dell’Inter di Conte a Cagliari e i buu razzisti indirizzati a Lukaku, inoltre si espone sull’azione legale di Icardi contro la società
CONTE “SOPRAVVALUTATO” – L’avvio stagionale dell’Inter di Antonio Conte non entusiasma Giuseppe Cruciani, anzi: «Avessero annullato il gol di Lautaro Martinez per un millimetro di fuorigioco, sarebbe stata una porcata. “Effetto Conte” per due partite? Anche l’anno scorso c’erano 60.000 spettatori a San Siro, si fa presto a dire “effetto Conte”… I pronostici l’anno scorso dicevano lo stesso per l’Inter, che era lì a lottare per lo scudetto. In questo momento in Champions League si può battere anche il Barcellona, poi a ottobre sarà diverso, ma tra Borussia Dortmund e Inter siamo lì, forse è meglio l’Inter ora».
BUU RAZZISTI – Il brutto episodio di razzismo avvenuto a Cagliari in occasione dell’1-2 non è passato inosservato, ma Cruciani minimizza per non dare risalto alla cosa: «Ridicolo anche solo parlare di buu razzisti, sono quattro stronzi che li fanno a Romelu Lukaku quando batte il rigore. Anche Lukaku, ma che te ne frega? Fottitene dei quattro cretini che ti fanno buu e gioca! E poi c’erano dei fischi, volevano disturbarlo nel momento del rigore, lo avrebbero fatto anche a un altro…».
CASO ICARDI – Cruciani commenta senza mezze misure la situazione dell’ex capitano dell’Inter finalmente in uscita: «Mauro Icardi non cade male se va al Paris Saint-Germain eh. Qualcuno dice che in mattinata verso le 10.00/10.30 sarà già a Parigi per firmare il contratto. Poi bisogno vedere se a Parigi gioca… Quando un giocatore parla di cuore, sta mentendo, come ha fatto Icardi con l’Inter: a questi livelli interessano solo i soldi, si sa. La cosa di andare in tribunale non è una questione d’amore, è proprio una stronzata: quelli che fanno cose simili sono piccoli giocatori, di cui non conosciamo nemmeno il nome, è roba da azzeccagarbugli».