Criscitiello: «Inter, Suning inaffidabile. Manco in Eccellenza si gestisce così!»
Criscitiello contesta la gestione di Suning per quanto riguarda l’Inter. Il giornalista, nel corso del suo editoriale per il sito “TuttoMercatoWeb”, è dell’idea che la proprietà cinese non sia all’altezza.
L’EX – “Prima riflessione da fare è su Antonio Conte: uno che non ha mai lasciato un euro sul piatto, all’improvviso, di fretta e furia, accetta la risoluzione a sette milioni con contratto a tredici? Significa che ha già una carta in mano sicura. Lascia perché l’Inter deve ridimensionarsi. Al di là dei falsi moralisti, questa volta, sono con Conte. Accettò l’Inter non per fede nerazzurra ma per un progetto. Oggi le condizioni non ci sono più. Non sono le stesse di due anni fa. Sempre i moralisti staranno pensando… ma due anni fa nessuno poteva immaginare ci potesse essere una pandemia. La pandemia c’è stata per tutti, non solo per l’Inter. I problemi economici di Suning, il COVID-19 li ha accelerati ma il cambio di progetto è dovuto ad altro”.
SUNING INAFFIDABILE – “I cinesi non sono affidabili. Non c’è molto da aggiungere. Un gruppo che chiude una società di calcio, nel proprio Paese, dalla sera alla mattina significa che non è affidabile. Neanche un club di Eccellenza, in Italia, viene gestito così. Conte ha chiuso il biennio all’Inter con uno scudetto. Poco per quanto hanno speso e poco considerato che la Juventus quest’anno non si è presentata. Poco anche per le due figuracce in Champions League. Con quell’organico bisognava fare meglio in Europa. Comunque c’erano le basi per iniziare un ciclo. In una settimana siamo passati dalla festa alla ricostruzione e la sensazione è che almeno due pezzi da novanta dovranno essere sacrificati”.
IL NUOVO IN PANCHINA – “Simone Inzaghi è bravo, nessuno lo discute, ma sarà alla prima esperienza in cui metterà il becco fuori casa. Alla Lazio aveva anche le chiavi di Formello e aveva alle spalle una proprietà forte e un DS bravissimo. All’Inter, come unico sostegno, avrà Giuseppe Marotta, che sicuramente non lo difenderà come ha fatto con Conte, non essendo un suo uomo storico. Attenzione: nel calcio certi comportamenti si pagano. Simone aveva dato la parola a Lotito, giusto o sbagliato che sia, qualche ora prima c’era stata la stretta di mano. La fuga di Simone Inzaghi ricorda, nel piccolo, Fabio Liverani e il Lecce di un anno fa. Sappiamo come sono andate le cose a Parma per Liverani. Tradotto: il destino a volte si mette di traverso quando ci sono comportamenti sul filo del fuorigioco”.
Fonte: TuttoMercatoWeb.com – Michele Criscitiello