Coronavirus, l’Antitrust indaga sui rimborsi di alcune squadre di Serie A
L’Emergenza Coronavirus aumenta, di conseguenza va tutelata la sicurezza dei tifosi e non solo. Per questo motivo si giocherà a porte chiuse almeno fino al 3 aprile, ma come sarà gestita la questione rimborsi per gli abbonamenti e biglietti? L’Antitrust, secondo quanto riportato da “Repubblica” indaga da oltre un anno.
INDAGINI IN CORSO – L’emergenza Coronavirus negli ultimi giorni ha alimentato le polemiche per una questione molto delicata, in riferimento al rimborso dei tifosi per quanto riguarda i match rinviati, ne parla la Repubblica: “A gennaio 2020, prima ancora che emergesse il problema del coronavirus, l’Autorità Antitrust ha aperto una formale indagine su nove club di Serie A. Tra questi c’è anche l’Atalanta che però, in queste ore, sta rimborsando i biglietti della sfida al Sassuolo. L’Autorià Antitrust si muove per la prima volta un anno fa, a marzo del 2019. Un’associazione di consumatori e singoli sportivi denunciano che i contratti di acquisto degli abbonamenti e di singoli biglietti sarebbero “vessatori”, cioè penalizzanti per i tifosi. Svariati club negano il rimborso anche nel caso di rinvio del match. A questo punto, i funzionari dell’Autorità Antitrust vanno in Internet ed esaminano i contratti di tutte le squadre di Serie A (stagione sportiva 2018-2019). l’Autorità Antitrust è costretta ad aprire un’indagine formale – un “procedimento istruttorio” – su Atalanta, Cagliari, Genoa, Inter, Lazio, Milan, Juventus, Roma e Udinese”.
Fonte: la Repubblica.