Condò: “Juventus-Inter domenica? Ecco qual era il danno d’immagine”
Condò è stato ospite di uno speciale di Sky Sport 24 legato all’emergenza Coronavirus nel mondo dello sport. Sul derby d’Italia Juventus-Inter, per il quale al momento non risulta esserci un accordo (vedi articolo), il giornalista ha spiegato perché alla fine non si è giocato domenica sera a porte chiuse.
IL CAMPO NON CONTA? – Juventus-Inter si sarebbe dovuta giocare domenica alle 20.45, ma sabato poco dopo mezzogiorno è stata rinviata. Ufficialmente la Lega Serie A l’ha motivato con l’emergenza Coronavirus, ma già nelle ore successive si è capito che il motivo era un altro. Paolo Condò prova a spiegare perché, alla fine, all’Allianz Stadium a porte chiuse non “andava bene”: «Il grande problema di Juventus-Inter domenica a porte chiuse era la contemporaneità con il Clasico (Real Madrid-Barcellona giocata alle 21 di domenica, ndr), non dare una brutta immagine nel momento in cui stai vendendo i diritti TV all’estero. Pensa che immagine dai se vedi lo stadio vuoto nella partita più importante, quando stai vendendo i diritti TV esteri. Speriamo che si possa giocare a porte aperte il campionato. Come risolvere? Penso che ci sia solo una strada. Un mio vecchio direttore diceva che quando non c’è soluzione non c’è problema».