Condò: “Inter-Juventus un esame. Conte? Mi hanno raccontato una cosa”
Paolo Condò è stato ospite di Sky Sport e si è già proiettato su Inter-Juventus, in programma domenica prossima al Meazza. Il giornalista ha anche raccontato un episodio curioso riguardante il primo giorno in nerazzurro di Antonio Conte.
SFIDA DI VERTICE – Paolo Condò vede già Inter-Juventus: «In questi anni è stato il Napoli il principale rivale, e quando non è stato il Napoli è stata la Roma. Il Milan è l’ultima squadra ad aver vinto un campionato prima di questi otto anni juventini, adesso l’Inter in questa stagione si è posta con grande chiaraezza e grandi e ambizione nelle vesti di anti-Juve. Sarà un primo esame, molto importante secondo me dal punto di vista dell’immagine mentale, del crederci nelle settimane successive. Dicevo prima della partita che l’Inter, vincendo a Genova, avrebbe avuto due risultati su tre: non è che vinci lo scudetto vincendo questa partita, ma mantenere la testa davanti sarebbe importante».
CAMBIAMENTI – Condò trova miglioramenti nell’Inter: «È la solidarietà che insegna e pretende Antonio Conte. Ricordi l’anno scorso, e non soltanto, quanti casini c’erano nello spogliatoio dell’Inter? Qui c’è stato sì un confronto tra Romelu Lukaku e Marcelo Brozovic, rapidamente risolto dopo il pareggio contro lo Slavia Praga, però per il resto è una triremi dove hai la sensazione che tutti remino a tutta forza, e Conte batte il tamburo per dare il ritmo della remata. C’è una aspetto che non abbiamo toccato ed è quello della Champions League: Conte è stato richiamato in Italia, in primis, per riportare l’Inter a vincere il campionato, Maurizio Sarri no. Sarri è stato chiamato perché la Juventus vuole di più in Champions League, hanno priorità diverse e sono curioso di vedere se questo fattore alla lunga peserà».
FATTORI CHIAVE – Condò prosegue: «Il problema dell’Inter era di avere poca qualità, si diceva l’anno scorso solo Brozovic. Invece quest’anno con Stefano Sensi, che si è rapidissimamente inserito come qualità e tecnica, Brozovic ha qualcuno con cui dialogare e gli ha tolto anche qualche compito. Conte pensa a Inter-Juventus? Dal giorno del calendario, è chiaro che c’è anche una storia umana dentro a questo. Non c’è solo una storia tecnica dentro questo, e arricchisce anche tutto: coinvolge anche Giuseppe Marotta, ma gli occhi di tutti saranno su Conte. Mi hanno raccontato che lui il primo giorno va a visitare la Pinetina, c’erano dei lavori e lui visitando i campi vede un sacco di gente in giro, in zone dove si può immaginare che non voglia nessuno. Lui alla fine chiede, per cortesia, di stilare un elenco di tutte le persone che hanno un passa per accedere a queste zone. Non so quante fossero, lui vede la lista e dice un terzo. È uno che si occupa di creare un ambiente, non soltanto una squadra di calcio, è anche per questo che viene definito maniacale ma i risultati parlano per lui».