Condò: «Inter costretta ad andare a Bologna per l’appello? Una cretinata!»
Condò è molto duro sul fatto che l’Inter sia costretta a presentarsi al Dall’Ara, nonostante il Bologna non possa fare altrettanto (vedi articolo). Da Calciomercato – L’Originale su Sky Sport il giornalista parla anche di Inzaghi.
IN PANCHINA – Paolo Condò dà un voto per il miglior allenatore del girone d’andata di Serie A: «Mi sembra giusto scegliere Simone Inzaghi, per quello che ha fatto in questa stagione. Sulle ultime stagioni secondo me Gian Piero Gasperini non ha rivali, per quello che ha fatto all’Atalanta, ma in questo dico Inzaghi. Faccio un parallelo: quando il Milan passò da Arrigo Sacchi a Fabio Capello rimase vincente, ma quello che portò Capello dopo la grande esperienza rivoluzionaria di Sacchi fu far allentare la pressione che teneva altissima, come Antonio Conte. Inzaghi ha liberalizzato un po’, ha dato campo e non li guida più col joystick come faceva Conte. Gli dà libertà, si fida dei giocatori come faceva Capello al Milan: ricordiamo quei risultati. Il rinvio? Questo è un momento di contagi molto alti. Che l’Inter debba essere costretta ad andare a Bologna a fare l’appello con l’arbitro sembra una cretinata grande come una casa».