Condò: “In Serie A troppi egoismi, atteggiamento non serio”
Paolo Condò, in collegamento per “Sky Sport”, ha analizzato il tema di grande attualità del taglio degli stipendi in Serie A criticando l’atteggiamento troppo egoista del nostro calcio
TROPPI EGOISIMI – Condò critica l’atteggiamento della Lega Serie A che, troppo presa dagli individualismi, non riesce a fare fronte comune come la Premier League: «La Lega Serie A e questo non è un problema di oggi, ma oggi nella drammaticità lo vediamo facilmente, non riesce ad essere un ambiente unico come la Premier League. Quando parliamo di Premier League l’avviciniamo alla NBA e alle grandi associazioni americane, lo status giuridico è diverso, ma il modo di ragionare è quello. Se vai a prendere i pareri sotterranei in Italia, perché in tanti evitano pure di dirlo, dei nostri presidenti di Serie A, vedi che con la lodevole eccezione del presidente del Lecce che è in zona retrocessione ma ha già detto che vorrà giocare quando le condizioni saranno giuste, tutti quelli in zona retrocessione vorrebbero chiudere. Poi ti dicono che lo fanno per questioni umanitarie, di rispetto, di scarsa fiducia che la cosa possa migliorare, ma guardacaso tutti quelli che rischiano qualcosa non vogliono giocare. Quelli che vedono delle opportunità di migliorare la propria classifica vogliono invece giocare e tutto questo non è serio. Dobbiamo avere un’organizzazione complessiva, i soldi destinati dalla Premier al NHS (il servizio sanitario britannico, ndr), se andiamo a vedere quelle che sono state le donazioni private delle società di A, sono pari o di più, ma sono vissute come cose individuali- In Premier riescono a farlo discendere da un ente collettivo».