Chivu: “Barcellona-Inter? Mai sentito una trance così. Bayern? Perfetti”
Chivu, dopo essersi concentrato sui punti decisivi del 2010, parla di Barcellona-Inter e della finale contro il Bayern Monaco. Di seguito le dichiarazioni del difensore durante Inter Calling #Timeless2010, riportate da Inter.it
BARCELLONA-INTER: PARTITA DI SOFFERENZA E GIOIA
Cristian Chivu e il racconta del ritorno della semifinale 2010: «A Barcellona dovevo partire dalla panchina e sapendo questo ho lasciato fare la preparazione prima a chi doveva partire dall’inizio. Facevo un po’ il simpatico per allentare un po’ la tensione. Quando sono usciti tutti mi sono messo sul lettino e lì mi dissero di mettermi le scarpe e di fare riscaldamento perché sarei entrato e feci il riscaldamento da solo – dice Chivu -. Quando ero lì, Mourinho mi disse che sarei partito alto a sinistra, un quinto aggiunto per badare a Dani Alves. Io gli risposi che avrei fatto tutto perché sapevo di avere con me compagni disposti a dare tutto. Poi quando venne espulso Thiago Motta andai a fare il mediano insieme a Cambiasso davanti alla difesa. In vita mia non avevo mai sentito una trance agonistica così forte perché sapevamo che sarebbe stata dura, figurati in 10. Abbiamo saputo mantenere tutti una concentrazione altissima».
DALLA COPPA ITALIA ALLA CHAMPIONS LEAGUE
Cristian Chivu sottolinea i retroscena delle grandi vittorie 2010: «Sapevamo che la finale di Coppa Italia non sarebbe stata facile, la Roma voleva farci sentire il suo agonismo. Noi volevamo vincere tutto, non volevamo sacrificare quella Coppa. Quello che la Roma non sapeva è che noi ogni giorno ci allenavamo con quella tenacia, forza e agonismo con cui loro volevano batterci. Noi ci siamo preparati tutta la stagione per la finale di Champions. All’intervallo Mourinho ci disse che stavamo giocando troppo bene e che il Bayern così ne avrebbe approfittato in ripartenza. Ma siamo riusciti a gestire in maniera perfetta quello che era il nostro sogno. All’inizio eravamo contenti di aver vinto una finale di Champions, poi solo qualche minuto dopo il fischio finale abbiamo realizzato veramente di aver conquistato il Triplete».