Mondo Inter

Cesari: «Sampdoria-Inter, Candreva andava espulso! Orsato tanta tensione»

Cesari ha analizzato il ritorno di Orsato ad arbitrare l’Inter dopo 1233 giorni, nel pareggio contro la Sampdoria. L’ex arbitro, ospite di Pressing su Italia 1, sostiene che manchi un cartellino rosso all’ex Candreva.

IL RITORNO – In Sampdoria-Inter gli occhi di tanti erano sull’arbitro Daniele Orsato. Per Graziano Cesari rientro non eccezionale: «Innanzitutto si giudica l’atteggiamento. Certamente c’è stato grande coraggio da parte di Gianluca Rocchi nel designare Orsato in una partita così difficile e complicata. Orsato è un arbitro bravissimo ed esperto, che tutto il mondo ci invidia, che in Italia ha avuto qualche difficoltà. Lui sarà sempre ricordato per quell’episodio di Inter-Juventus, da questo non si scappa. Si vedeva tanta tensione a inizio partita, poi quando finisce non aspetta nessuno ma immediatamente prende la via del sottopassaggio. Significa che c’è tanta tensione in questo direttore di gara, che la partita gli è pesata».

LE SCELTE – Cesari valuta gli episodi di Sampdoria-Inter partendo dallo 0-1: «Punizione bellissima di Federico Dimarco, un qualcosa di speciale. La Sampdoria protesta perché non voleva il fallo di Omar Colley su Lautaro Martinez: può esserci una manata lieve o un atteggiamento non voluto, ma la mano che va a cercare il volto di un avversario è assolutamente punibile. Il braccio non ha un movimento congruo, è un’interpretazione conforme al regolamento. Il secondo episodio è al 44′, sul gol bellissimo di Lautaro Martinez. Nella parte iniziale Mikkel Damsgaard cade, Orsato è molto vicino allarga le braccia e fa proseguire. La Sampdoria ha protestato moltissimo, in questo caso non vorrei che per Orsato essere troppo vicino sia un problema. Posso dire che è sempre fallo, quello di Hakan Calhanoglu non è un contatto spalla contro spalla. Il VAR non può intervenire, perché l’intensità della spinta la decide il direttore di gara».

UNA MANCANZA – Rispetto alla nostra moviola (vedi articolo) Cesari ha un’altra valutazione: «C’è una protesta dell’Inter, un silent check all’83’, per un tocco col braccio di Adrien Silva su un pallone che carambola sul piede di Milan Skriniar. Qua mi sembra che il movimento sia assolutamente congruo, non va a cercare il pallone. La distanza è ravvicinata, parliamo di un episodio naturale e non si può tagliare il braccio. L’unico episodio per il quale non sono d’accordo col VAR Luigi Nasca e con Orsato è uno. C’è un episodio con Antonio Candreva che lancia il pallone in faccia a un collaboratore dell’Inter. Non so se Orsato non l’ha visto, ma il VAR doveva assolutamente intervenire. Il gesto non si può fare: doveva essere espulso, non ci sono discussioni».

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