Capuano: “Inter, cessione Icardi sarà bagno di sangue! E con Lukaku…”
Giovanni Capuano, ospite negli studi di “Top Calcio 24”, ha fatto una riflessione sulla valutazione di Mauro Icardi ricordando l’operazione sfumata un anno fa con la Juventus che avrebbe portato Gonzalo Higuain all’Inter: secondo il giornalista di “Panorama” la società nerazzurra andrà incontro a una cessione non soddisfacente a livello economico anche e soprattutto in caso di arrivo di Romelu Lukaku
CESSIONE SPINOSA – Le parole di Giovanni Capuano: «La scelta della Juventus su Gonzalo Higuain è stata presa un anno fa e non è rivedibile, tanto che i bianconeri stanno cercando di inserirlo in ogni tipo di operazione come quella per Nicolò Zaniolo con la Roma e l’avrebbero scambiato anche per Mauro Icardi l’anno scorso. Per come è andata a finire tra l’Inter e Icardi bisogna anche dire che probabilmente se la società nerazzurra avesse dovuto fare un muro contro muro per costringerlo ad andare via doveva farlo l’anno scorso, è vero che l’operazione Higuain un anno fa con l’Inter in pieno settlement agreement era economicamente suicida però dal punto di vista contabile il club bianconero aveva messo sul tavolo dei nerazzurri 104 milioni di euro e cioè 54 milioni di valore contabile dell’argentino più 50 milioni cash. Quindi quando si dice che non è mai arrivata un’offerta che fissasse un prezzo per Icardi non è vero e la contropartita era tecnicamente interessante. Era un’operazione che l’Inter non poteva fare perché non poteva caricarsi i costi di ammortamento e di stipendio di Higuain, quindi aldilà di come sono andate le cose va bene così perché poi i passi vanno fatti uno per volta. Però un anno dopo non si può immaginare di vendere Icardi a meno della metà di quel prezzo. La cessione dell’argentino sarà un bagno di sangue, l’Inter non riuscirà venderlo a condizioni finanziarie buone e sarà complicato tirar fuori 70-80 milioni per Romelu Lukaku. E un minuto dopo che hai preso Lukaku prima di aver ceduto Icardi, se già oggi è complicato piazzarlo, io credo che dopo serva un miracolo».