P. Capello: “Spalletti-Inter? Ecco come ragiona la FIFA. Grande distanza”
Sulla vicenda fra Spalletti e l’Inter, legata al contratto dell’ex allenatore nerazzurro, ci sono state diverse discussioni da martedì sera. L’avvocato Pierfilippo Capello, figlio di Fabio, ospite di “Sportitalia Mercato” ha dato una visione legale della vicenda, citando la FIFA.
LA VERTENZA – Questa l’analisi di Pierfilippo Capello in base a quanto successo con Luciano Spalletti: «Quando si va a litigare alla FIFA, a livello internazionale, è magari perché un allenatore non riceve il compenso dopo l’esonero. La FIFA chiede all’allenatore se nel periodo fra cui è stato licenziato ed è arrivata la sentenza lui ha lavorato da un’altra parte. Se lui ha lavorato guadagnando sette milioni, e di là doveva prendere venti, allora la FIFA condanna la squadra a pagare tredici. Questo principio potrebbe essere applicato a Spalletti. Il Milan gli offriva un milione e mezzo, se l’Inter metteva la differenza avrebbe preso gli stessi soldi. Non è un’idea mia, ma è come la FIFA ragiona. Non sono arrivati a questo. So che qualche tempo fa si sono incontrati per la rescissione consensuale, e immediatamente c’era grande distanza fra quello che chiedeva l’allenatore e quello che aveva in mente l’Inter per liberarlo. La posizione dell’Inter è dare qualcosa ma anche la possibilità dal giorno dopo di firmare un nuovo contratto, quindi Spalletti non poteva pretendere chissà che cosa».