Canovi: “Guardiola-Inter a un passo nel ’93: dall’idea alla… prova di grafia”
Dario Canovi, intervistato da “TuttoMercatoWeb”, racconta un aneddoto risalente all’estate 1993. Stoickov e Guardiola vogliono andare all’Inter, ma Bagnoli, allora allenatore, decide di puntare su Jonk e Bergkamp: aneddoto sul test della grafia da parte della moglie di Pellegrini
L’IDEA – Dario Canovi racconta un aneddoto di mercato sull’Inter: «Estate 1993. Il Barcellona ha appena vinto la Liga e la Champions League. Una mattina sono in ufficio e mi arriva una telefonata di José Miguel, che era ed è tutt’ora uno dei più importanti agenti di calciatori spagnoli. Mi dice: “Ho due giocatori molto importanti che vogliono andare via: Stoickov e Guardiola. Il costo del loro cartellino non è eccessivo, anzi: è più che abbordabile. Loro vorrebbero venire in Italia”. La Serie A allora era il campionato più importante: i due giocatori aspiravano ad andare all’Inter. Chiamai Beltrami, che allora era il direttore sportivo e in un paio d’ore ricevetti una chiamata di risposta. Il DS mi invitava, insieme a José Miguel, ad andare a trovare il presidente Pellegrini a casa sua a San Siro per discutere della questione».
LA SCELTA – Prosegue Canovi: «Avevo già avuto in diverse occasioni rapporti con lui. Sapevo che per riuscire a portare un giocatore all’Inter bisognava passare attraverso le forche caudine. Che allora era la moglie del presidente, un’esperta grafologa che sopponeva la grafia di tutti i giocatori che aspiravano ad andare all’Inter a una prova grafica. Andammo con José Miguel a casa di Pellegrini e, dopo il pranzo, il presidente sottopose Miguel alla stessa prova: un biglietto di saluti e auguri alla figlia Valentina con tanto di firma. Dopo qualche giorno, Beltrami mi chiamò e mi disse che l’Inter aveva deciso di prendere, anziché Stoickov e Guardiola, Jonk e Bergkamp. Per fortuna non era una questione di grafia, era solo una decisione tecnica presa da Bagnoli, l’allenatore».
Fonte: TuttoMercatoWeb.