Cambiasso: “Eriksen riceve come Sneijder, l’Inter non lo arretri. Conte…”
Per Cambiasso Eriksen sarà uno degli uomini chiave della nuova ripartenza dell’Inter. Il consiglio a Conte dell’ex centrocampista è di mantenere comunque il danese vicino alla porta, in modo da sfruttarne le caratteristiche offensive. Queste le sue parole durante “Sky Calcio Club”.
INDIETRO – Esteban Cambiasso vede l’Inter ripartire dalle retrovie: «Adesso è più un’outsider. La Juventus è obbligata, la Lazio è stata tutta la sosta a pensare alla ripresa e giocarsi le sue carte. L’Inter è lì: deve pensare a finire bene il campionato, poi affrontare l’Europa League. Adesso le coppe europee sono diventate completamente diverse da quelle che erano, l’Inter avrà quattro partite. Christian Eriksen? Qualitativamente è il migliore che c’è. Antonio Conte lo vede ogni giorno, ha anche cercato di cambiare le posizioni in campo per farlo sentire a suo agio. Eriksen trequartista? Sicuramente non arretrato, e non tanto largo nelle fasce. Sulla trequarti e all’altezza dell’area può stare più a destra o a sinistra. Riceve volentieri palla spalle alla porta con la coda dell’occhio: è come Wesley Sneijder, riesce a percepire tutto. Con le qualità che ha si gira a destra e a sinistra: fermarlo è dura».
NEL VIVO – Cambiasso valuta la possibilità di vedere l’Inter con Eriksen regista: «Chi ha il peso del gioco è lui, anche ci fosse stato Marcelo Brozovic se inizia ad acquisire un peso nella squadra lo diventa. Secondo me lo può fare, però torniamo al discorso che se arretra, in teoria, davanti a lui dovrebbe esserci uno almeno con le sue qualità. Avere un giocatore come lui e allontanarlo dalla porta secondo me è penalizzante. Diverso è se arretra dieci metri per ricevere la palla, avanza e guadagna spazio. Ma metterlo vertice basso, senza avere uno davanti con almeno le sue qualità, secondo me è un peccato. Lui appartiene a quella caratteristica di giocatori che dove li piazzi male non fanno. Magari il lockdown ha aiutato Conte, ma se non prendevi Eriksen a gennaio a quest’ora era in un’altra squadra».