Calori: “Inter più esperta, occhio al 3-3-4 di Conte! E se parla con Icardi…”
Alessandro Calori – ex difensore dell’Udinese ed ex allenatore della Ternana -, ospite negli studi di “Aspettando Calciomercato” su Sportitalia, spende parole positive per la coppia Marotta-Conte e prova a inquadrare tatticamente la nuova Inter, che potrebbe anche ripartire da Icardi centravanti
BINOMIO VINCENTE – Mette la mano sul fuoco Alessandro Calori sulle capacità degli ultimi due ex bianconeri arrivati a Milano: «Sicuramente con l’arrivo di Beppe Marotta, all’Inter il binomio Marotta-Antonio Conte era una cosa fattibile: hanno già lavorato insieme per la rimessa in moto della Juventus! Conte è un ottimo allenatore e un gran lavoratore, come lo è Luciano Spalletti, che è stato mandato via ma ha fatto un gran lavoro: Conte dovrà completare quanto fatto da Spalletti e ne ha le capacità perché detta le sue regole, è molto decisivo, si fa influenzare poco e il fatto che ha accettato l’Inter “togliendo” la sua juventinità vuol dire che crede ciecamente in quello che va a fare a Milano. Quello di Conte non è un lavoro facilissimo: vincere il campionato e andare avanti alla Juventus, c’è da lavorare e tanto, ma la professionalità di questi due uomini (Conte e Marotta, ndr) può essere una buona garanzia».
DIFESA A TRE – Il pacchetto arretrato è il punto forte dell’Inter, Calori lo sottolinea come base di partenza: «Conte tatticamente ha le idee chiare, bisogna vedere che farà: sicuramente imposterà la difesa a tre, che già all’Inter è ottima a due con Stefan de Vrij e Milan Skriniar davanti a Samir Handanovic, figuriamoci con l’aggiunta di Diego Godin, quindi sarà importante trovare gli esterni capace di fare i quinti di centrocampo, gente di gamba come Federico Chiesa, che è tutto meno che un terzino e quindi perderebbe un po’ nella finalizzazione pur potendo fare la fase difensiva. Quello dell’Inter è un 3-5-2 che può diventare un 3-3-4 perché Conte è molto bravo a dare le linee guida: costruisce il suo modo di giocare lavorandoci quotidianamente in maniera anche maniacale, questo è il vantaggio che può avere e dare all’Inter».
CASO ICARDI – Calori consiglia di riconsiderare la situazione legata al futuro dell’ex capitano interista: «Quello che è successo a metà campionato con Mauro Icardi non è passato inosservato, né per Conte né soprattutto per la società, che ora lo deve risolvere e il messaggio è stato abbastanza chiaro, ma svalutare un capitale del genere non va bene: non lo puoi svendere, ha fatto una marea di gol all’Inter, per questo è tutto da vedere cosa succederà. Può darsi che Conte parli con Icardi e decida di puntarci… Sul mercato dell’Inter si parla di giocatori sopra i trent’anni, per vincere subito servono questi: Conte e la società vanno a scegliere quelli già pronti per fare il salto di qualità, come Edin Dzeko che, se lo sfrutti bene con una seconda punta vicino e i cross dall’esterno, può fare tanti gol, ma anche Icardi è bravo in area, quindi è una situazione che Conte può valutare bene. Dzeko lavora di più per la squadra e svaria, ma Spalletti rispetto a prima ha già migliorato Icardi, che però è più un finalizzatore: messi insieme devono fare un grande lavoro».