Calciopoli, D’Onofrio: “Scudetto Inter 2006? Si torni nei palazzi federali”
Calciopoli sembra non voler finire mai, almeno sul fronte Juventus. Dopo l’ennesimo ricorso respinto in merito all’assegnazione dello Scudetto 2006 all’Inter, l’avvocato Paco D’Onofrio chiarisce la situazione ai microfoni di “Radio Bianconera”. Di seguito le sue dichiarazioni, riportate da “Tutto Mercato Web”
PALAZZI FEDERALI – L’avvocato Paco D’Onofrio parla di Calciopoli e del nuovo ricorso respinto alla Juventus in merito allo Scudetto 2006 assegnato all’Inter: «Partiamo dal presupposto che il collegio di garanzia ha ritenuto inammissibile il ricorso, ma questa è solo la parte dispositiva. Non sono ancora state rese note le motivazioni. Dalla lettura delle motivazioni si potranno individuare altri scenari. Questa è una questione di più ampio respiro, lo dico da molti anni. È una situazione che è nata in ambito federale. L’assegnazione dello Scudetto del 2006 all’Inter fu un atto d’ufficio di tipo amministrativo e politico da parte di Guido Rossi, allora commissario straordinario. A mio avviso la vicenda dovrebbe tornare nei palazzi federali».
TRASCORSI – Secondo D’Onofrio, la squadra bianconera si è mossa bene: «La Juventus si è comportata bene, nel rispetto della sua tradizione e dei tifosi. La vicenda nasce nel 2011, quando nel corso del procedimento penale di Calciopoli emersero nuove intercettazioni e nuovi elementi di prova. L’allora procura federale arrivò a chiedere addirittura la retrocessione per l’Inter, che decise di avvalersi della prescrizione».
SITUAZIONE SOSPESA – «La situazione rimase abbastanza sospesa. La Juventus ricorse all’allora consiglio federale presieduto da Abete chiedendo che venisse revocato lo Scudetto all’Inter perché le nuove prove facevano emergere come l’Inter non fosse il buono della classe e non meritasse di vincere uno Scudetto da terza in classifica. Da osservatori possiamo dire che non c’è nessuna autorità che voglia riprendere in mano la vicenda nemmeno per confermare il giudizio originario».