Calcagno (AIC): «Suning? Peccato. Inter appetibile, ma sono dispiaciuto»
Umberto Calcagno, ex calciatore che vinse la Serie A nel 1991 con la Sampdoria, è stato recentemente eletto presidente dell’AIC al posto di Tommasi. Intervenuto in collegamento con “Stadio Aperto” su “TMW Radio” ha parlato della situazione di Suning e della possibilità che l’Inter cambi proprietà.
GESTIONE – Umberto Calcagno spiega com’è la situazione stipendi nel calcio italiano, dopo le notizie delle ultime settimane anche sull’Inter: «Partiamo dal presupposto che la difficoltà fa parte di tutto il sistema, non solo di quello calcistico. Però è pur vero che la stragrande maggioranza delle società calcistiche, a partire dalla Serie A, a fine gennaio aveva già pagato la mensilità di dicembre. Molte di queste avevano già pagato anche la mensilità successiva, per usufruire della rateizzazione sui lordi che ci sarà da febbraio. Dobbiamo ripartire da qui: la maggior parte delle società professionistiche sono riuscite a superare la pandemia. Dobbiamo valorizzare questo lavoro fatto dalla maggior parte delle società: non ci dobbiamo dimenticare di questo. La maggior parte del nostro sistema ha reagito comunque bene, abbiamo la forza per ripartire con un sistema complessivo differente rispetto al passato».
PROPRIETÀ USCENTE – Si sta parlando tanto della possibile cessione dell’Inter da parte di Suning. A Calcagno dispiace: «Un peccato? Sì, è fuori di dubbio. Anche perché gli investimenti l’Inter, in questi anni, sono stati tanti non solo sul mercato ma anche in tante progettualità. Credo che sarà appetibile a livello internazionale, proprio come azienda sportiva. Adesso ci sono una serie di concause ovviamente difficili da percepire per chi non le vive da dentro, ma io oggettivamente sono dispiaciuto. I segnali che aveva lanciato al nostro mondo erano molto importanti».