Cairo: “Ripresa? In Italia alcuni problemi. Lega Serie A compatta, però…”
Urbano Cairo, presidente del Torino, intervenuto sulle frequenze di “Radio Anch’io Sport” su “Rai Radio 1” (QUI la prima parte), ha detto la sua riguardo la ripresa del campionato considerando l’emergenza Coronavirus (Covid-19), i diritti tv e il tema stipendi.
COMPATTEZZA – Urbano Cairo ha continuato l’intervista parlando della compattezza della Lega Serie A, sottolineando comunque le perplessità di alcuni presidenti che esprimono comunque i loro pareri personali riguardo la conclusione di questa stagione: «C’è la volontà da parte di tutti di provare a vedere se la ripartenza è possibile, mi sembra un giusto tentativo che va fatto. Ovviamente chi guida tutto deve essere sempre il Governo, le istituzioni, perché c’è un’interesse più ampio che va preservato, ovvero la salute per tutti coloro quali lavorano nel mondo del calcio. In Germania hanno ripreso ad allenarsi perché nel Colonia ci sono de positivi, il calcio è uno sport di contatto e in quanto tanto comporta a una trasmissione del virus con più facilità. Lega Serie A compatta? Sì, però poi ci sono evidentemente delle opinioni, in parte differenti, presidenti che esprimono anche un loro personale parere. Poi c’è un’unità ritrovata ma bisogna capire come e se mai si potrà andare avanti in questa stagione. Quello che conta è che ci sia sicurezza, teniamo conto che comunque stiamo vivendo in un paese che ha delle problematiche molto importanti di tipo sanitario, i nostri ospedali hanno avuto delle pressioni assolutamente incredibili».
DIRITTI TV E STIPENDI – Cairo parla anche della situazione diritti tv e stipendi: «La situazione è gestita dalla Lega per quanto riguarda i broadcaster, questa è una cosa totalmente nelle mani del presidente Dal Pino e De Siervo. Per quanto riguarda gli stipendi, ci sono delle interlocuzioni, è un momento in cui evidentemente tutti devono fare dei sacrifici».
IL TORINO – Cairo conclude parlando del suo Torino: «Adesso noi questa settimana faremo i tamponi, visite mediche e tutti test possibili e nei prossimi giorni saranno pronti a ricominciare a livello individuale perché è questo quello che si può fare fino al 18 maggio. Uno svantaggio cominciare dopo? Sono pochi giorni di differenza, i nostri calciatori comunque a casa hanno fatto qualcosa e adesso rapidamente saranno in condizione di riprendere con gli allenamenti individuali».