Milan-Inter, Conte ha tre motivi per puntare esclusivamente alla vittoria
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Bucciantini segnala una statistica particolare: in questa Serie A l’Inter è ultima per numero di dribbling. Il giornalista, ospite di Sky Sport 24, fa notare però come i nerazzurri abbiano tante altre armi per segnare. E ora c’è anche il rilancio di Eriksen come vertice basso di centrocampo.
LE DIFFERENZE – Marco Bucciantini valuta la manovra nerazzurra: «L’Inter gioca con due attaccanti molto diversi. Già è una squadra che crossa molto, però quello che impressiona dell’Inter è che è ultima nei duelli, in dribbling. Non cerca la superiorità dribblando, nell’uno contro uno. Nonostante sembri una squadra semplice, che si muove negli spazi che Romelu Lukaku sa creare, in realtà c’è molto concetto nel calcio di Antonio Conte. Magari non tanto, ma quello che c’è arriva benissimo. Segnare tanto significa che arrivi al tiro, muovendo i giocatori: saper muovere bene i giocatori negli ultimi trenta metri è il compito più difficile per un allenatore. È nel compromesso fra qualità e concetto che si vede la qualità di un allenatore. I dati dicono che l’Inter segna più di tutti, e con Christian Eriksen ha trovato un giocatore che butta giù i muri».
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