Bucciantini: «Inter, la società si è dichiarata. Ma può fare ancora 80+ punti»
L’Inter sta provando a fare una squadra competitiva, nonostante le ristrettezze economiche dovute ai problemi di Suning. Il giornalista Marco Bucciantini, ospite della trasmissione di Sky Sport “Calciomercato – L’Originale”, è dell’idea che i nerazzurri saranno protagonisti.
COMUNQUE FORTI – A Marco Bucciantini piace come sta nascendo la nuova Inter: «È una squadra che può fare più di ottanta punti, ancora. Se n’è andato Achraf Hakimi, che in qualsiasi 3-5-2 è fondamentale: è un esterno che produce una quindicina fra gol e assist. Però ci sono tre o quattro giocatori che hanno tra i ventuno e i ventiquattro anni, e vanno tutti a crescere. L’arrivo di Simone Inzaghi? Non è un cambiamento da poco, ma nessun cambiamento con Antonio Conte è da poco. Però hanno cercato di cambiare il meno possibile, infatti in ventiquattro ore hanno preso Inzaghi. Poi hanno quei due lì (Romelu Lukaku e Lautaro Martinez, ndr): mica tante squadre hanno due giocatori così, il 9 più forte del momento e l’attaccante dell’Argentina. Quando fai una coppa e uno è Lukaku è facile: fa giocare bene tutti. Però c’è anche Lautaro Martinez: non esiste un attaccante al mondo che non migliora dai ventiquattro anni in poi».
IN ASCESA – Bucciantini vede diversi giocatori dell’Inter che possono crescere: «Nicolò Barella, Alessandro Bastoni e Lautaro Martinez hanno l’anagrafe per migliorare, e sono fra i migliori. Gli altri sono nell’età giusta, di logorio ce n’è poco: se restano questi è una squadra forte. La società si è dichiarata: ha detto quali sono le priorità, abbassare il costo del lavoro e vendendo qualcuno. Ha bisogno di un allenatore che sia d’accordo, deve fare sistema».