Mondo Inter

Bucciantini: «Inter, no nostalgia per Lukaku e Hakimi! Fiorentina evento»

L’Inter stasera alle ore 20.45 sfiderà la Fiorentina nel match valido per la quinta giornata di Serie A (QUI le formazioni ufficiali). Bucciantini – intervenuto nel corso della diretta di Campo Aperto, in onda su Sky Sport 24 – fa il punto sui nerazzurri di Inzaghi ma anche sul grande momento dei viola di Vincenzo Italiano 

QUALITÀ DIVERSA – L’Inter di Simone Inzaghi non ha più Romelu Lukaku in attacco, ma secondo Marco Bucciantini per ora non c’è motivo di essere nostalgici: «È cambiata la qualità offensiva dell’Inter, anche perché se perdi Lukaku cambi il modo di avvicinarti alla porta. Perso Lukaku devi creare delle idee diverse, usare gli esterni e i centrocampisti in modo diverso. È una squadra che è dovuta cambiare e per ora invece di vedere quelli che non ci sono, vedi quelli che ci sono. Quando fai 91 punti crei una convinzione».

DIFFERENZE – L’Inter ha perso anche Achraf Hakimi e sta imparando a scoprire Denzel Dumfries. Bucciantini parla delle differenze tra i due esterni: «Dumfries è più ordinato rispetto ad Hakimi, magari più leggibile però è un grande esterno. Hakimi produceva una quindicina tra gol e assist, ora tra Ivan Perisic, Matteo Darmian e Dumfries si può ottenere una buona media e bisognerà aggiungere qualche gol in più dei centrocampisti. L’Inter la metto insieme al Napoli, non trovo ragioni per togliere nessuna da lassù perché tutte possono diventare qualcosa. I nerazzurri hanno perso Antonio Conte, Hakimi e Lukaku: ci sarà il giorno in cui scenderà la lacrimuccia. Per ora non c’è nostalgia, magari succederà ma l’Inter è molto forte. Lo è anche il Napoli».

CARRIERE A CONFRONTO Fiorentina-Inter è anche una sfida nella sfida tra Lautaro Martinez e Dusan Vlahovic: «Chi tra Lautaro Martinez e Vlahovic avrà la miglior carriera? Possiamo dire che chi l’avrà peggiore, avrà comunque una grande carriera. Vlahovic se rimane in Italia può diventare quello con la valutazione più alta perché è il classico attaccante che tante squadre e tanti allenatori vogliono. È un 9 che sta imparando a giocare spalla alla porta, ha tecnica, forza potenza e quindi ti risolve più semplicemente i problemi di qualsiasi altro attaccante. È un numero 9 dominante. Non riesco a fare una classifica, io so che l’Inter oggi trova una squadra assatanata. La Fiorentina e Italiano sono l’evento della Serie A, questo allenatore ha portato qualcosa nella Serie A italiana: un calcio di intensità massima e di coraggio. Avrà dei limiti che magari vedremo anche stasera perché l’Inter è più forte come squadra».

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