Bucciantini: «Inter, un esercito in marcia verso l’obiettivo! Barella pecca…»

Bucciantini apprezza la forza impiegata dall’Inter contro il Benfica. Il giornalista, intervenuto in collegamento con Sky Sport 24, analizza la forma di Barella e pensa alla prossima gara di Champions League contro il Milan.
LAMPADINA – Marco Bucciantini apprezza la prestazione dell’Inter nella gara contro il Benfica. Il giornalista, intervenuto in collegamento con Sky Sport 24, afferma: «L’Inter quest’anno sembra come le lampadine bagnate, si accendono e si spengono non sia mai come la trovi. Quella di ieri era una delle più luminose dell’anno. Per 170′, forse togliendo dall’analisi i primi a Lisbona e gli ultimi a San Siro, credo di aver visto l’Inter come può essere al meglio di se stessa. Attenta, vibrante, allineata. Mi sembrava un esercito in marcia verso un obiettivo pianificato bene e insieme. L’Inter quand’è così continua ad essere molto potente e difficile da affrontare. Dice la sua in questa competizione in cui, tra Barcellona, Porto e Benfica, sta togliendo di mezzo un po’ di storia del calcio europeo da questa Champions League. Non è una semifinale per la quale deve ringraziare la fortuna o i sorteggi, qui c’è un pezzo d’Europa che l’Inter si è lasciata alle spalle. Come arrivano Inter e Milan alla semifinale di Champions League? Chi sarà stato più capace di rimediare in campionato diventerà più forte, meno preoccupato e meno ansiogeno in questo derby europeo. È una ferita, un controsenso, che due squadre così stiano così dietro in campionato. La prima che sana questa ferita ha dei vantaggi psicologici in Europa. Ieri ho visto un Inzaghi raggiante, con una voglia enorme di buttarsi in questa partita. Ma il Milan ha una serenità impressionante».
Inter, l’energia di Barella
LEADER – Bucciantini, poi, prosegue la disamina sull’Inter focalizzandosi su Nicolò Barella: «È un giocatore che a me piace da sempre ed è un peccato a volte disperdere energia con alcuni atteggiamenti in campo. Ma l’energia di Barella c’è sempre. Spesso c’è anche la sua qualità, i gol e i passaggi importanti. Sta viaggiando con delle medie importanti. Io lo metto sul podio dei giocatori italiani più forti che abbiamo in questo momento. Ha bisogno semplicemente di destinare tutto quello che sa fare al bene comune. Allora così sarà più facile anche riconoscere il leader di questa Inter. Un leader non si sbraccia e se quello accanto sbaglio lo incoraggia. Se fa questo passaggio mentale nel vivere la partita allora diventerà un leader della squadra. La sua personalità e la voglia non manca mai ma bisogna che qualcuno riesca a farla defluire tutta verso la porta avversaria. Ha anche l’età giusta e tutto quello che serve per essere quel giocatore lì. Barella ha l’anima del calciatore».
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