Bucchioni: «Inter, società problema principale. Per Marotta così è difficile!»

Enzo Bucchioni ha parlato così dei problemi societari dell’Inter e dell’impossibilità che da essi deriva di fare certi ragionamenti e movimenti di mercato volti a rafforzare. Il pensiero del giornalista ha poi toccato da vicino anche la prevedibilità del gioco e i cambiamenti che, quando si è in difficoltà, continuano a non arrivare (vedi articolo).
SOCIETÀ − Enzo Bucchioni, a Radio Sportiva, ha parlato così nel corso del programma “Microfono Aperto”: «I giocatori dell’Inter sono superiori, ma poi la resa resta inferiore al Napoli. Il problema dell’Inter è che tutti gli anni, con le difficoltà economiche, è costretta a smontare il giocattolino che aveva appena creato. Quando Beppe Marotta e Piero Ausilio fanno un programma si accorgono che uno dei giocatori deve essere venduto per plusvalenza. Dumfries è calato di rendimento da quando si è parlato di cessione. Doveva essere venduto già a gennaio. Skriniar non lo puoi tenere perché pesa con l’ingaggio. La vicenda Gleison Bremer. Quella di Paulo Dybala ancora di più. Quante ne sono successe? Questo pesa. Bisogna iniziare a parlare di società e di quello che sta succedendo. Simone Inzaghi deve crescere e cresci anche mostrando i muscoli in certe situazioni. Anche con il gruppo, i litigi, l’allenatore deve diventare il punto di riferimento carismatico ed è un suo limite. Ma tutti i problemi sono riconducibili alla vicenda societaria».
Società e mercato: i problemi dell’Inter
SOSTITUZIONI − Bucchioni poi ha aggiunto: «Perisic è stata una grave perdita, è vero, ma era in scadenza a 33 anni. L’Inter un po’ al futuro ci ha pensato ed è andata a prendere Robin Gosens. Non è un terzino. Ha faticato ma è stato preso per sostituire Perisic. Il pensiero è stato che si sarebbe ripreso e finalmente ieri ha fatto una buona partita. È il suo ritardo che ha condizionato la programmazione in sede di esterni. Dimarco ha fatto anche di più delle aspettative. Poi il problema principale è Denzel Dumfries che sa attaccare ma non sa difendere. La sua resa addirittura a volte è nulla o ha fatto dei danni. Soprattutto per la non capacità di giocare con Matteo Darmian, di non tenere le distanze. Lo abbiamo visto ieri. Due giocatori che dovevano avere un certo tipo di rendimento ne hanno avuto un altro. Molto inferiore alle aspettative. Gli esterni non offrono soluzioni. In questo modo l’Inter diventa scolastica. Questo è il limite di Inzaghi: c’è un trequartista che si chiama Hakan Calhanoglu che sa saltare l’uomo. Basterebbe avere movimenti con la squadra che potrebbe fare in certi momenti un 3-4-1-2. Ma non si fa. Sono tutti meccanismi che gli avversari conoscono benissimo. Ci sono prevedibilità e gioco scontato. Devi cambiare se fai fatica sugli esterni. Anche con il Bologna si è cominciata una partita come si è finita ed è troppo scontata. Asllani ce l’hai, secondo me sarà il futuro, ma è sparito un’altra volta. Serve più razionalità nella gestione»