Bucchioni: “Inter, Conte fa un discorso più ampio. Manca Sensi! Lukaku…”
Le parole di Conte al termine di Brescia-Inter non vanno fraintese, secondo Enzo Bucchioni. Ai microfoni di “Radio Sportiva”, il giornalista ha citato l’assenza di Stefano Sensi quale vero tassello mancante per il gioco nerazzurro. Fortunatamente, Lukaku sembra sempre più in forma.
QUANTO MANCA SENSI – L’Inter di Antonio Conte sta soffrendo diverse assenze, in primis quella di Stefano Sensi. Per Enzo Bucchioni, è il numero 12 che più manca al tecnico per dare linfa alla squadra: «Conte fa un discorso più ampio, dice che per avvicinarsi alla Juventus serve una rosa più ampia e con più qualità. L’Inter non è un bicchiere fragile, ma non è al massimo della sua condizione atletica, anche per le assenze, soprattutto quella di Sensi. Perdendo il regista avanzato, è venuta a mancare la fluidità di gioco. La panchina non è lunghissima e alcune alternative, come Borja Valero, non sono gradite a Conte. Il divario con la Juventus è molto ampio a livello di rosa, sono stati fatti dei passi in avanti, ma l’Inter è ancora un cantiere aperto. La partita è stata complicata, il Brescia ha fatto un secondo tempo di grandissimo livello anche agevolato dal calo dell’Inter».
SU CONTE E IL GIOCO – «La qualità del gioco dell’Inter è scaduta da quando è venuto a mancare Sensi. L’ex Sassuolo era il giocatore con più idee, sapeva mettere la palla negli spazi giusti. È venuta però a mancare anche l’intensità generale, da 2-3 settimane l’Inter è una squadra un po’ appannata. La Champions pesa, per questo l’organico non è all’altezza delle ambizioni. Complessivamente la rosa non è migliorata tantissimo. Conte sta facendo un lavoro mentale, ponendo le basi per il futuro. Chi si aspettava che l’Inter potesse contendere subito lo scudetto all’Inter era fuori strada. Oggi i nerazzurri hanno fatto una gara di sofferenza vincendo, non era facile».
LUKAKU DECISIVO – Infine, spazio anche per un elogio a Romelu Lukaku, autore del secondo gol contro il Brescia: «Sta migliorando, non era il giocatore che abbiamo visto a inizio stagione. Non era al meglio, si capiva dalla postura e dai movimenti. È normale avere una ripercussione quando cambi paese, calcio e compagni di squadra. Era spaesato a inizio campionato, oggi (ieri, ndr) l’ho rivisto potente nelle giocate. Ha dei colpi che spaccano le partite, stasera ha fatto un gol straordinario ma che rientra nel suo repertorio».