Borghi: “Inter, con la Lazio vittoria di lavoro. Un giocatore sugli scudi”
Stefano Borghi, nel suo canale “YouTube”, ha commentato con entusiasmo la vittoria dell’Inter contro la Lazio. Una vittoria di sofferenza, dove emerge ancora una volta l’impronta di Antonio Conte, e in cui si è messo particolarmente in luce un giocatore su tutti: Handanovic
CINQUE SU CINQUE PER LA VETTA – Stefano Borghi ha acclamato la costanza che l’Inter sta dimostrando in questo inizio di stagione, dove gli uomini di Antonio Conte sono a punteggio pieno dopo i primi 5 turni (unico allenatore a riuscirci nella storia nerazzurra): «La costante, davvero, in questo avvio di Serie A, è l’Inter. Cinque su cinque per la banda di Antonio Conte, lassù prima in classifica. Tra l’altro, con due esami pesanti superati in pochi giorni: il derby e la partita con la Lazio. 0-2 al Milan, 1-0 alla formazione di Simone Inzaghi: risposte assolutamente positive per Antonio Conte, per il suo progetto e per la sua squadra, che è sempre più la sua squadra. Perché queste due vittorie sono state molto diverse una dall’altra. Lo 0-2 quasi in carrozza sul Milan, con una partita completamente gestita, senza rischi, con tanta produzione offensiva, le parate di Gianluigi Donnarumma ad evitare un punteggio anche più largo».
UN PROTAGONISTA SU TUTTI – Borghi riconosce inoltre il merito a quello che, unanimamente, è stato riconosciuto come il migliore in campo: «E invece la vittoria contro la Lazio è stata una vittoria di lavoro, una vittoria sudata, una vittoria che mette sugli scudi soprattutto il portiere dell’Inter, Samir Handanovic. Nella sera delle sue 300 nerazzurre (che abbiamo commentato qui, ndr) è stato il primo baluardo della squadra e ha dimostrato che il blocco difensivo dell’Inter è un blocco difensivo di grande garanzia, per tutti gli elementi che lo compongono: a volte i tre – Diego Godin, Stefan de Vrij e Milan Skriniar – evitano ad Handanovic quasi di dover lavorare. In una sera in cui anche loro hanno dovuto assorbire delle difficoltà, ci ha pensato il numero 1, il capitano, il grande totem di un’Inter che ha vinto di lavoro perché, se vedete la giocata che fa la partita, quella del gol di Danilo D’Ambrosio, è una giocata evidentemente preparata, in pochi giorni ma preparatissima da Antonio Conte. Perché va da laterale a laterale, con il rientro di Cristiano Biraghi – buon debutto il suo al posto di Kwadwo Asamoah, per me può essere un’alternativa utile l’ex laterale della Fiorentina – rientra sul destro e mette il pallone lungo dall’altra parte, dove D’Ambrosio ha sempre questi tempi d’inserimento. D’Ambrosio è uno dei simboli di questa Inter, perché è un giocatore silenzioso, è un giocatore che lavora, è un giocatore che può farsi trovare pronto in varie zone del campo, ed è un giocatore che le partite te le decide.
UNA VITTORIA DA GRANDE SQUADRA – «Poi è stata una partita di sofferenza, ma queste sono le vittorie che fanno le grandi squadre, sono le vittorie che fanno i campionati, che permettono di grattare via, di strappare quei punti che fanno cumulo e ti regalano una classifica come quella che sta guardando l’Inter».