Binda: “La Serie A ha bisogno di riprendere per un motivo. Protocollo…”
La Serie A oggi ha (quantomeno) una data per la ripresa degli allenamenti (vedi articolo). Binda, giornalista del quotidiano “La Gazzetta dello Sport”, ha parlato nel corso di “Calcio Weekend Live” su Sportitalia della possibilità che torni il campionato. E del perché sia necessario.
FATTIBILITÀ – Nicola Binda commenta gli sviluppi di oggi: «È stato scritto questo protocollo dalla Lega Serie A, che obiettivamente sembra almeno rassicurante. Però non sono decisioni che può prendere soltanto la Lega, la FIGC sta facendo un gran lavoro assieme ai medici e al Governo per capirci qualcosa. Poi c’è l’UEFA, che ha messo questa data del 2 agosto per chiudere le attività che mette un po’ in difficoltà tutti. È una corsa contro il tempo, con i rischi per la salute perché bisogna tornare in campo senza che ci sia rischio di contagio, però bisogna farlo e chiudere entro il 2 agosto. La Serie A potrà farcela, mi vengono seri dubbi per la Serie B e la Serie C con tempi così ristretti e protocolli così rigidi».
OBBLIGO DI RIPRESA – Binda è chiaro sul fatto che si debba tornare in campo: «La Serie A in Italia ha bisogno di riprendere a giocare, per una questione economico-finanziaria. I diritti TV consentono alle società di stare in vita, se vogliamo fermare tutto rischiano di saltare per aria. Vogliamo questo? Dubito, quindi si sta aspettando e facendo riunioni continue per far sì che la stagione possa ripartire. Poi ci saranno diverse difficoltà, andranno rivisti gli stipendi e i contratti che scadono al 30 giugno, come gli allenamenti. Le difficoltà sono diverse, però la volontà è riprendere per questo motivo: il calcio è un motore per tutta l’economia italiana, è la terza azienda in Italia. Se riparte il calcio si rimette in moto un po’ l’economia per tutti».