Biasin: «Senza Suning non esisterebbe Inter da scudetto! Conte? Costi alti, serve ridurre»
Biasin – giornalista di ‘Libero’ e tifoso interista -, intervenuto come ospite a “Pressing Serie A” su Italia 1, prende le difese della proprietà Suning sul dibattito relativo ai meriti dell’Inter di Conte capolista ma allo stesso tempo evidenzia le mancanze dell’ultimo periodo
UNA COSA SOLA – Il pensiero di Fabrizio Biasin sulla squadra nerazzurra prima in Serie A è limitato a complimentarsi con tutto l’ambiente: «Non mi piace mai divedere meriti e demeriti: l’Inter è una cosa sola. All’inizio non l’aveva capito, perché si divideva in proprietà, dirigenza e allenatore. Dopo l’eliminazione dall’Europa l’Inter ha capito di essere una cosa sola. Poi Antonio Conte è stato bravissimo. Il rischio che potesse crollare tutto era concreto, bravissimo l’allenatore e i giocatori, ma anche la dirigenza a tenere tutti tranquilli nonostante la situazione».
CROCE E DELIZIA – Per Biasin la proprietà Suning ha tanto merito a lungo termine quanto colpa a breve: «Bisogna fare un doverosa premessa: senza la Famiglia Zhang non ci sarebbe quest’Inter da scudetto. Non ci sarebbe Beppe Marotta né Conte e neppure Romelu Lukaku. Nessuno! Ha portato questa squadra dal settimo posto al primo. L’Inter aveva grossi problemi e la Famiglia Zhang ha portato investimenti. Ma negli ultimi 4-5 mesi la proprietà è scomparsa. Per problemi molto importanti ma oggi l’Inter è Marotta, Piero Ausilio, Conte, Lele Oriali e la squadra. Oggi l’Inter che “comanda” è questa. Non possiamo fare finta di niente, come quello che è successo con la Super League, fatto all’oscuro di tutti. Vincere lo scudetto è importante ma c’è anche un futuro da gestire, cercando di ridurre i costi e quindi gli ingaggi. Compreso quello dell’allenatore».