Mondo Inter

Biasin: «Inzaghi alla Mourinho, è cambiato. Ecco cosa mi è piaciuto»

Tanti i temi legati al mondo Inter su cui discutere dopo questa prima giornata di campionato. Il giornalista di fede nerazzurra Fabrizio Biasin, opinionista durante il programma Pressing su Italia Uno, ha commentato non solo l’errore di Radu in Fiorentina-Cremonese, ma anche il comportamento di Simone Inzaghi e la prestazione dei nerazzurri a Lecce.

ERRORE PESANTE – Prima di soffermarsi su Simone Inzaghi e la prestazione dell’InterLecce, Fabrizio Biasin ha commentato così l’errore di Ionut Radu in Fiorentina-Cremonese: «Non credo stesse pensando alla partita di Bologna. Ha fatto una buona prestazione, ho visto due super parate.  Ma il problema è che il portiere migliore non è quello che alterna grandi parate a errori, ma quello che è sempre a livello. Questa prima partita peserà tantissimo perché gli tornerà tutto in testa. Spiace per lui, attaccato anche l’anno scorso dove comunque l’Inter non perse lo scudetto a Bologna».

MOURINHO STYLE – Biasin è poi passato ad analizzare la partita di sabato, in questo modo: «Lo scorso anno abbiamo sempre criticato Inzaghi per il poco coraggio. Ieri ha fatto il Mourinho. Voleva vincere e ha buttato dentro tutti, mi è piaciuta la sua scelta. Quando ha messo tutti, l’Inter è entrata nell’area del Lecce e non è più uscita. Il gol all’ultimo minuto, in pieno stile ‘Pazza Inter’ è un classico. A me sembrava una squadra propositiva negli ultimi venti minuti, ma anche confusa e arrabbiata. Poi alla fine vedo la vittoria, le persone che si abbracciano in mezzo al campo e penso a come il gruppo sia unito. La cosa che mi è piaciuta di più è stata fuori dal campo, ho visto un allenatore diverso. Sia con le scelte coraggiose, sia con il carattere nelle sue parole»

MESSAGGIO CHIARO – Biasin ha poi concluso così la sua analisi, soffermandosi sulle parole del tecnico riguardo al mercato e alla società: «Le parole di Inzaghi fanno parte del suo personalissimo processo di crescita. Lo scorso anno ha perso dei pezzi e, appena arrivato, si è fatto andare bene tutto. Quest’anno sta dicendo un’altra cosa. Se si vuole vincere, non deve muoversi nessuno. È la cosa più normale del mondo che un allenatore può volere rispetto al gruppo che ha creato e su cui vuole lavorare. Dal suo punto di vista vuole ribadire che questa è la sua squadra e vuole mantenerla così com’è».

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