Biasin: «Inzaghi deve uno scudetto all’Inter? Lo sa! No obbligo»

Alla terza stagione di Inzaghi con l’Inter arrivano tanti elogi ma anche una richiesta: portare la seconda stella da qui a maggio. Biasin, da Radio Sportiva, traccia un bilancio e una prospettiva per l’allenatore.
LA SCELTA GIUSTA – Fabrizio Biasin sta dalla parte di Simone Inzaghi: «Si difende con i fatti. Nel 2023, al netto di qualche problema iniziale, sembra un genio. Anche a livello di comunicazione, ma quando vinci lo diventi automaticamente. Credo che stia facendo un ottimo lavoro ma parlano i fatti: non serve che lo dica io. Deve uno scudetto? Questa è una cosa che sa anche lui. Non è che Inzaghi sia inconsapevole del fatto di aver lasciato uno scudetto per strada e che sia chiamato a vincerlo per dimenticare quel percorso che inizialmente sembrava molto bello e poi sappiamo come è andata. Non dimentichiamoci che due anni fa, a inizio stagione, all’Inter inizialmente era stata chiesta solo la qualificazione in Champions League. Poi alla fine è inciampato, ma per mettere da parte questa cosa deve vincere il prossimo scudetto».
L’OBIETTIVO – Per Biasin non è obbligatorio che Inzaghi debba prendersi il titolo: «L’idea che l’Inter abbia il dovere di provare a vincerlo è evidente, l’ha detto anche la società. Definirlo obbligo mi pare esagerato: è vero quello che si dice, che nelle ultime sei sessioni di mercato fra estiva e invernale l’Inter non ha speso soldi ma ne ha portati a casa. Poi i dirigenti sono stati bravi, ma il buon lavoro fatto fra loro e l’allenatore non colma il fatto che altre società abbiano potuto investire soldi».