Biasin: «Inzaghi criticato? C’è chi si sente più esperto! Un nome per il futuro»
Fabrizio Biasin elogia Simone Inzaghi che, nonostante le ottime annate con l’Inter, spesso è vittima di critiche da parte degli stessi supporter nerazzurri. Il giornalista, pensando al futuro, fa anche il nome di un eventuale sostituto del mister piacentino.
PRESENTE E FUTURO – Fabrizio Biasin, ospite di “Microfono Aperto” su Radio Sportiva spiega le sue aspettative su Simone Inzaghi: «Se si può ipotizzare un futuro a lungo termine in questo momento è proprio quello di Inzaghi all’Inter, che ha da poco prolungato il suo contratto fino al 2016. Io credo che per quello che sta facendo vedere si possa andare anche a lunghissimo termine. La sensazione è che lui non si al termine del suo ciclo e soprattutto che non sia uno che ha tutta questa necessità di andare altrove per far vedere quanto è bravo. È contento a Milano e all’Inter e penso che ci siano le premesse per vederlo davvero a lunga scadenza. In futuro? Io sono da sempre un De Zerbiano, è proprio bravo. Il mio preferito è Inzaghi ma se proprio si dovesse cambiare mi piacerebbe vedere De Zerbi sulla panchina dell’Inter».
Biasin difende Inzaghi: critiche infondate per un motivo!
GESTIONE – Fabrizio Biasin poi continua prendendo le parti di Inzaghi: «C’è tanta gente che si reputa più esperta di Inzaghi nel gestire le risorse di una rosa che ha fatto quello che ha fatto nella passata stagione. In quell’occasione, invece, Inzaghi si è dimostrato bravissimo nel gestire tutte le sue risorse. Sa perfettamente anche lui di avere giocatori importanti che in questo momento hanno minutaggio inferiore rispetto a quello che meritano. Ma se uno va a vedere il calendario, da qui alla fine di ottobre si giocano 10 partite e ci sarà spazio per tutti quanti. Lo dice lo stesso Inzaghi, che nell’anno della finale di Champions League, negli ultimi due mesi, ha dovuto organizzare circa 17 partite, tra campionato ed Europa. E ha fatto giocare a tutti quanti gli stessi minutaggi. Quindi se c’è uno che sa gestire le risorse è proprio Inzaghi e questo accanimento proprio non lo capisco».