Biasin: “Inter, un aspetto di Conte lascia perplessi. Eriksen, che peccato! “
Fabrizio Biasin, noto giornalista, ha commentato il momento storico dell’Inter di Antonio Conte, alla vigilia del match col Real Madrid e due giorni dopo la controversa rimonta con il Torino. Ecco il suo editoriale per “Tuttomercatoweb.com”
A DUE FACCE – Dopo aver battutto il Torino, l’Inter di Antonio Conte è pronta a tuffarsi nella gara di Champions League contro il Real Madrid. Ma come arrivano i nerazzurri al match europeo? Fabrizio Biasin ha provato a tracciare un’analisi contestuale: “L’Inter ha vinto contro il Torino. Per un’ora ha faticato assai, ma ha vinto. Molti tra i tifosi dell’Inter l’hanno presa male, in realtà ci sono molteplici punti di vista. Se per un’ora giochi malissimo ma quando attivi la macchina disintegri il tuo avversario, allora significa che il tuo potenziale è enorme (e, certo, che i tuoi avversari si sono spenti). Questa, converrete, in prospettiva è una buona notizia. Se regali un’ora ai tuoi avversari – tra scarsa intensità e scarsissima applicazione – devi metterti nell’ottica che non sempre ti andrà bene, soprattutto se il tuo obiettivo è “vincere qualcosa”. E questa no, non è una buona notizia”.
IMMOBILE – Nel suo editoriale per “Tuttomercatoweb.com”, Biasin si è poi concentrato sui due temi chiave di questo inizio campionato: il modulo di Conte e l’impiego di Christian Eriksen: “Se il tuo allenatore a partita finita è incazzato, oppure triste, oppure felice, oppure assente, oppure presente, oppure nessuna delle precedenti, ti deve interessare il giusto: quasi niente. Ormai sembra sia diventato indispensabile fare l’analisi lombrosiana post-gara al tecnico dell’Inter, mentre dovrebbe interessarci solo quello che accade sul campo. L’Inter ha enorme potenziale ma anche un difetto: non varia mai il suo gioco. Questa è l’unica cosa che ci sentiamo di rimproverare realmente a Conte. Con quel materiale lì sarebbe interessante vedere qualcosa di diverso dal “piano A” (3-5-2 o 3-4-1-2 e sotto con l’intensità), se la partita lo richiede. E invece no, al momento esiste solo quello, il piano A. E questa non è una buona notizia.
Rinunciare ad Eriksen è un peccato, ma non perché l’Inter non possa esistere senza il danese (del resto non è mai esistita). Semmai perché da un tecnico bravo come Conte ci saremmo aspettati qualcosa più di “ha avuto tante occasioni”. Il fallimento di un giocatore così forte è il fallimento del giocatore stesso, certo, ma anche di chi non lo ha saputo valorizzare. E questa non può essere una buona notizia: per l’allenatore, per il giocatore, soprattutto per l’Inter. Tutte le cose scritte qua sopra lasciano il tempo che trovano perché, domani, si gioca Inter-Real e a seconda del risultato diremo che Conte è un genio “e ve l’avevamo detto” o un infamone “e ve l’avevamo detto”. Va sempre così. Quello che è certo è che i nerazzurri non possono sbagliare e questa non è una notizia né buona, né cattiva. È solo un dato di fatto.”
Fonte: Tuttomercatoweb.com