Biasin: “Caso Icardi? Triste farsa. Rosa corta? Non è normale”
Il giudizio di Fabrizio Biasin sul momento attuale dell’Inter. Dal caso Icardi, che non va da nessuna parte, fino alla consapevolezza che il tifoso nerazzurro viene costantemente preso in giro, passando per l’anormalità di una rosa cortissima nel momento più delicato della stagione
GIUDIZIO CASO ICARDI – “Bisogna parlare del caso Icardi perché se non si parla del caso Icardi la gente ti dice ‘non parli del caso Icardi? Infamone’, ma se poi parli del caso Icardi la gente scrive ‘parli ancora del caso Icardi? Basta!’. E allora ne parleremo, moderatamente: la novità sul caso-Icardi è che non ci sono novità sul caso-Icardi. Questo significa che non c’è nulla da scrivere? Neanche per idea. Il fatto che nella giornata di ieri non sia stato fatto alcun passo avanti è la riprova che di pace si parla tanto, ma la pace non si fa (e difficilmente a questo punto si farà). Il presidente Zhang non ha discusso con il giocatore, il giocatore non ha parlato con Spalletti, Marotta e Icardi non si sono sentiti eccetera eccetera”.
TRISTE FARSA – “Totale: si procede con una sola, amarissima certezza: Icardi non sarà a disposizione per il derby di domenica sera e tantomeno per il ritorno degli ottavi di Europa League di giovedì. E questo significa che salterà due partite fondamentali per la stagione nerazzurra. E questo significa che il popolo nerazzurro sarà legittimamente sempre più incazzato con il suo ex capitano. E questo significa che tutto quello che sta accadendo assume i contorni di una triste farsa dove tutti hanno responsabilità per il semplice fatto che, tutti, hanno scelto di far prevalere il proprio interesse rispetto a quello dell’Inter: lo ha fatto il giocatore (per quanto possa essere arrabbiato per quello che ritiene un torto, dovrebbe mettersi a disposizione), lo ha fatto l’allenatore (perché Icardi torni in gruppo ci deve essere volontà reciproca di ‘riprovarci’)”.
ROSA CORTA? NON E’ NORMALE – “E veniamo al sodo. L’Inter giovedì affronterà l’Eintracht con una rosa risicata quanto a prime scelte (‘lista ridotta’, squalifiche e infortuni lasciano a Spalletti pochissima scelta) e infarcita di Primavera (Schirò e Merola, forse anche Nolan, Zappa e Gavioli), mentre per domenica sera si proverà a recuperare qualcuno degli acciaccati. È normale tutto questo? No, non lo è, anche se ormai, a un mese dal declassamento dell’attaccante, è quasi inutile chiedersi perché si sia arrivati a questo punto e conviene a tutti pensare esclusivamente ad ottenere l’obiettivo stagionale, ovvero la qualificazione alla prossima Champions League. A cose fatte Marotta penserà a costruire la sua prima, vera Inter: una squadra con qualche campione in più ma, soprattutto, con qualche ‘uomo’ in più”.
Fonte: Tuttomercatoweb
Bonus Scommesse
