Mondo Inter

Bertolino: «Inter, quando arrivi vicino al traguardo vuoi sempre di più!»

Bertolino, a poche ore dall’attesa sfida di Champions League tra Inter e Milan, è stato intervistato da Radionerazzurra. Il comico e conduttore televisivo, ha detto la sua, da tifoso nerazzurro, sulla stagione dell’Inter e sull’Euroderby milanese (probabile formazione).

DIFFERENZE – Enrico Bertolino parla così della sfida di Champions League fra Inter e Milan: «La partita di 20 anni fa l’ho rimossa, perché un conto è se c’è netta superiorità in campo, così accetti più facilmente la sconfitta. Quella volta non ci fu, ma solo delle circostanze anche spiacevoli che avevano portato a quella situazione. Innanzitutto è cambiato il regolamento, non c’è più il gol fuori casa. I valori in campo sono cambiati: ci sono due squadre con due allenatori differenti, con due mentalità differenti. C’è Inzaghi che secondo me a volte viene anche esageratamente attaccato, in quanto con il materiale umano a disposizione si è rivelato l’uomo delle partite secche. Speriamo che sia anche l’uomo dell’andata e ritorno. Ha anche tante recriminazioni da fare, perché cali di attenzione e atletici, in tante partite dell’Inter, ci sono stati. Però con questa squadra arrivare tra le prime quattro d’Europa forse io ci avrei firmato a settembre dell’anno scorso. Quando arrivi vicino al traguardo vuoi sempre di più, si andrebbe in finale, tra le potenziali avversarie non c’è grande divario, sono entrambe fortissime. Poi la finale è una partita secca, bisogna capire. Voglia di andare in finale o paura di perderla male? Qui l’unico desiderio che aumenta è quello di non dover emigrare dopo un doppio derby perso. Devo dire che arrivare in finale è sempre già un risultato, e la finale è una partita unica, particolare, nella quale si mettono in campo altri valori e altre forze, perché uno ci si dedica totalmente».

Inter, finale di Champions League come opportunità

VALORIZZARE – Berolino, poi, continua: «Le vittorie sono un anestetico mondiale. Quando vinci, il tifoso si anestetizza e dimentica tutto per un po’. Poi al primo pareggio successivo si ricomincia a protestare. Infatti Mourinho, che aveva capito come funzionava, ha raccolto il successo della finale di Champions e se ne andò. Non credo che Simone Inzaghi sia quel tipo di allenatore. Arrivare sul tetto d’Europa per lui sarebbe una clamorosa rivincita agli occhi di tutti i denigratori. In ogni caso, abbiamo una squadra in grande difficoltà oggettive che andrebbe rimessa a posto. Inzaghi in questo contesto ha fatto già i miracoli con quello che aveva a disposizione. La finale potrebbe essere un’occasione per attirare nuovi investitori? Non credo, perché oggi i conti vanno fatti sul medio-lungo periodo. Magari vado controcorrente, ma io non voglio che l’Inter diventi una sorta di Paris Saint Germain italiano, che continua a mettere insieme campioni, stelle e star e poi non arriva mai a una finale di Champions. Da tifoso, mi piacerebbe una squadra, un po’ più col cuore e meno col portafoglio, che potesse valorizzare i giovani e tirare fuori qualcosa di buono anche dal nostro vivaio. Asllani lo abbiamo lì, era un fenomeno, un gioiello: facciamo modo che il gioiello non faccia la polvere e a fine anno lo si rimetta sulla mensola».

Inter, cosa serve per contrastare il Milan

PAURE – Bertolino conclude così la sua intervista: «Cosa penso del Milan? Non mi piace mai denigrare l’avversario e le volte che l’abbiamo fatto poi l’abbiamo patito. L’anno scorso il Milan ha fatto una galoppata clamorosa e i suoi giocatori avevano una fame di vittoria incredibile. Non mollava mai. Nel Milan stasera temo la soluzione al posto di Leao: ogni tanto li guardo anche per gufare e la soluzione di Saelemakers a sinistra mi intriga, perché è vero, non è Leao, ma crea comunque disturbo, rientra bene sul destro, è veloce, è in forma, dialoga molto bene ed è motivato dai gol fatti. Non credo che il Milan oggi perda tantissimo con l’assenza di Leao se, come Pioli sa fare, la squadra viene rimodellata. Il timore vero è che Leao possa essere decisivo nella partita di ritorno, che è quella senza appello. Perciò io sarei molto attento a gioire o a preoccuparmi dell’assenza di Leao. La partita deve essere interpretata: Simone Inzaghi ha a disposizione dei giocatori ottimi in difesa e se di fronte hai uno come Leao devi raddoppiarlo. Non dimentichiamo che stasera si gioca in casa del Milan. Per cui mi aspetto che il pubblico sostituirà una parte di Leao. Che atmosfera si respira a Milano? È la solita Milano, con la gente che si manda a quel paese allegramente, senza se e senza ma. Unita però dall’attesa spasmodica delle sanzioni alla Juventus. Buon derby a tutti, poi da domani altra settimana di sofferenza e Cardiazol».

© Inter-News.it - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Inter-News.it) e il link al contenuto originale


Se sei un interista vero, allora non puoi fare a meno di entrare nella famiglia Inter-News.it diventando a tutti gli effetti un membro attivo del nostro progetto editoriale! Per farlo basta semplicemente compilare il form di iscrizione alla nostra Membership - che è rigorosamente gratuita! - poi a contattarti via mail per darti tutte le istruzioni ci penseremo noi dopo il ritiro della INs Card personale! E se nel frattempo vuoi chiederci qualsiasi cosa, non perdere altro tempo: contattaci direttamente attraverso la pagina dedicata, che puoi raggiungere dal nostro sito come sempre con un click.


Articoli correlati

Back to top button
Ads Blocker Image Powered by Code Help Pro

Ads Blocker Rilevato!

Abbiamo notato che sta usando un AdBlocker. INTER-NEWS.IT sostiene spese ingenti di personale, infrastrutture tecnologiche e altro e disabilitando la pubblicità ci impedisci di guadagnare il necessario per continuare a tenerti aggiornato con le notizie sull\\\\\\\\\\\\\\\'Inter. Per favore inserisici il nostro sito nella tua lista di esclusione del tuo AdBlocker.

Grazie.