L’Inter, da quando ha ritrovato la solidità difensiva, macina punti in campionato e domina la classifica. Bergomi – intervenuto nel corso del pomeriggio di “Sky Sport 24” – parla proprio del percorso di crescita dei nerazzurri, che passa anche dai piedi di Eriksen. Di seguito le sue dichiarazioni
UOMINI CHIAVE – L’Inter domina la classifica di Serie A dopo aver attraversato un processo di crescita non indifferente. Giuseppe Bergomi parla in particolare di due nerazzurri: «Nicolò Barella è davvero un giocatore di livello europeo, è cresciuto tantissimo quest’anno sotto Antonio Conte. Era molto impulsivo, ora si sa trattenere e Roberto Mancini lo ha completato a livello offensivo. Quindi i due allenatori hanno fatto davvero un buon lavoro. Christian Eriksen mi sembra uno abbastanza freddo e tranquillo, secondo me ci metterà poco a riprendere confidenza con il pubblico».
PERCORSO – Bergomi individua i momenti chiave della metamorfosi nerazzurra: «Bisogna parlare dell’atteggiamento della squadra e bisogna risalire al campionato scorso, quando l’Inter arrivò seconda. Secondo me Antonio Conte lì prende un’altra strada e prova a giocare un calcio diverso. La squadra fa gol ma subisce tanto perché la difesa è forte ma se li porti a campo aperto la velocità non è il loro forte. Con il Sassuolo all’andata decide di difendere basso e quando difende basso l’Inter diventa fortissima. Io dico sempre: se difendi bene, attacchi meglio. E l’Inter lo sa fare molto bene».
EUROPA – Per finire, Bergomi dice la sua sul fallimento del calcio italiano in Europa: «Io penso che stanno mancando le nostre squadre di vertice: Inter e Juventus. Penso che l’Inter di oggi farebbe anche un quarto di finale in Europa. Nell’Inter di allora, invece, Arturo Vidal commetteva errori decisivi, Barella non temporeggiava in area concedendo il rigore. Ora la squadra non commette più quegli errori ed è pronta ad affrontare l’Europa. L’Inter sulla catena destra ha la vera forza, sulla parte sinistra la fisicità di Ivan Perisic meglio di quella di Ashley Young ed Eriksen mi piace molto per come interpreta il ruolo nella fase difensiva. Un’Inter non spettacolare ma solida aveva bisogno di questo, poi il passaggio di prima è importante ma io sono sicuro che prima o poi il danese troverà anche assist e gol, che al momento gli stanno mancando. Ora la squadra non è spettacolare ma è solida e questo in Italia ti dà forza. L’Inter sa costruire da dietro perché ha giocatori tecnici e il portiere è cresciuto tanto. Poi se deve affrontare una squadra che si difende a metà campo fa più fatica perché non ha giocatori che saltano l’uomo».
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