Mondo Inter

Bergomi: “L’Inter deve fare un filotto. Eriksen? Sono curioso”

Beppe Bergomi, ospite in studio a “Sky Sport”, ha analizzato i temi principali di Inter-Sampdoria, in campo tra pochi minuti a San Siro

VITORIA NECESSARIA – Bergomi sottolinea l’importante che avrebbe per l’Inter vincere la partita di oggi contro la Sampdoria: «L’Inter deve vincere. Accorciare a 6 punti dalla Juventus, che poi sono 7 per gli scontri diretti. Deve sfruttare il calendario se vuole impensierire le due davanti. Deve fare un filotto come fece a inizio campionato. Delle squadre viste in Coppa è quella che ha mostrato qualcosa di più, stava bene. Il posto in Champions lo ha, ma i sogni sono più alti».

ERIKSEN PROTAGONISTA – Bergomi parla di Christian Eriksen, anche oggi titolare: «Io vado controcorrente su Eriksen. Non ho visto una grandissima prestazione, può fare di più. L’Inter ha dovuto cambiare sistema di gioco per trovargli posto. Ora la fase difensiva la devi fare con 7 giocatori, i giocatori esterni non riescono a fare tutta la partita perché coprono tantissimo campo. Con il trequartista le due punte devono essere più aperte e non ce l’hanno come caratteristica. Diventa qualcosa di diverso rispetto al 3-5-2 però era giusto provare, metterlo nelle condizioni di farlo tirare e dare la palla importante. L’Inter ha bisogno di giocate anche da fermo. L’Inter perde in dinamismo, non so cosa guadagna, aspetto. Sono curioso di vedere i progressi di questo giocatore».

IL RICORDO DI CORSO – Bergomi parla infine di Mario Corso, scomparso ieri: «E’ stato il mio allenatore. Ho fatto 5 gol quell’anno, mi aveva dato fiducia. Un giorno provando le punizioni ha messo Zenga in porta e ha detto di venire a vedere. Calciava con una velocità che o era gol o era palo, aveva un piede straordinario, io pensavo che la “foglia morta” andasse piano. Ho un bellissimo ricordo di Mariolino».

COSA SERVE PER VINCERE – Bergomi parla di che passi deve fare l’Inter per continuare a crescere: «Io sono sempre per i giovani, italiani. Questo secondo me è il primo tassello. Poi se continui a mantenere il 3-5-2 devi cambiare gli esterni. Chi ha giocato ha fatto bene, Candreva ha fatto bene, Biraghi, Asamoah. L’Inter non ha un esterno che salti l’uomo, hai bisogno di gente che crei superiorità numerica. Tante volte l’Inter arriva, ma non ha giocatori importanti».

SERVE IL CAMPIONE – Bergomi sostiene che per vincere servono i campioni: «Quando io ho vinto eravamo buoni giocatori, poi è arrivato Matthaus. Questi sono i giocatori che fanno crescere anche te. Matthaus diceva “giochiamo contro il Milan, vinciamo”. Devi prendere il campione».

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