Bergomi: “Inter squadra non protetta. Ecco perché Conte ha sbottato”
Giuseppe Bergomi, ex calciatore dell’Inter e opinionista di “Sky Sport”, ha commentato lo sfogo di Antonio Conte dopo Atalanta-Inter. L’ha fatto durante la trasmissione “Sky Calcio Club”
STIMOLO – La stagione dell’Inter è ad un punto di svolta dopo le parole di Antonio Conte post Atalanta. La dirigenza nerazzurra dovrà decidere se e come reagire, compito non semplice a pochissimi giorni dal match di Europa League contro il Getafe. Giuseppe Bergomi ha commentato così le durissime dichiarazioni del tecnico pugliese: «Difficile ricostruire lo strappo, ma ho individuato tre punti. Lavoro di Conte non riconosciuto, ma dalla società o da noi? Non lo so, perché tante volte noi siamo stati abbastanza critici. Lui voleva essere più riconosciuto, su di lui e sui giocatori. A inizio anno lui attacca la società per il mercato e fa dei nomi, dicendo di non poter vincere con Nicolò Barella e Stefano Sensi. Ora proprio il mercato l’ha tenuto fuori ed è andato sulla società. Quando ero dentro l’Inter anche io vivevo questo senso di accerchiamento, perché vedevo altre società sicuramente più protette. Lui se lo aspettava, ma Giuseppe Marotta è sempre lì a parlare. Quando lui dice di salire sul carro, ma quale carro? Proprio lui è il primo a dire che nel secondo posto non c’è niente da festeggiare. L’Inter è una squadra che, tendenzialmente, non è stata protetta. Ma questo suo sfogo è per tirare fuori i dirigenti. O non li vuole più, o li vuole portare in un’altra direzione. Lo fa prima dell’Europa League perché c’è un obiettivo importante. Salva la squadra e in questo momento hai bisogno del gruppo. Sicuramente c’è qualche giocatore, mi viene in mente Milan Skriniar o lo stesso Christian Eriksen, che non l’hanno convinto, ma tutti gli altri sono col mister. Lui è convinto di avere tutto il gruppo squadra dalla sua parte, per cercare di vincere l’Europa League».