Bergomi: “L’Inter deve crescere. Eriksen non salta l’uomo, Hakimi diverso”
Bergomi non è soddisfatto della vittoria di ieri dell’Inter contro il Torino. L’ex difensore e capitano nerazzurro, nel corso di “Sky Calcio Club”‚ segnala le difficoltà della squadra di Conte, dall’ormai escluso Eriksen a Hakimi che pure si è procurato il rigore del vantaggio.
ANCORA NO – Giuseppe Bergomi vede il bicchiere mezzo vuoto dopo Inter-Torino: «Piaciuta l’Inter? Poco, perché le reazioni emotive ti vanno bene una volta o due. Alla lunga non vinci. Non puoi pensare di essere competitivo fino alla fine e di giocare solo sui nervi e sulle reazioni emotive. Mi vengono in mente le rimonte contro Fiorentina e Parma: continuo a pensare che questa squadra, come l’anno scorso, trova più difficoltà in casa con le squadre che si chiudono. Se non ci metti ferocia e agonismo fatichi, perché la squadra va più sull’organizzazione del gioco alla ricerca del gol e della vittoria. Mancando un po’ questo arrivano queste prestazioni: è una squadra che deve crescere».
I SINGOLI – Bergomi parla dei giocatori a disposizione di Antonio Conte: «Achraf Hakimi deve essere utilizzato in maniera diversa. Christian Eriksen? È un altro che non salta l’uomo. Cambi tattici? Non credo che possa stravolgere la squadra. Perché poi, in questo momento dove l’Inter è indietro e deve recuperare, va sulle certezze: non ha tempo per fare esperimenti. Tanti tifosi invocano la difesa a quattro. È difficile migliorarla, perché devi andare sull’organizzazione con grande attenzione in fase difensiva, che purtroppo questa squadra non ha quest’anno. La linea difensiva dell’Inter, mi dispiace dirlo, è lenta: non ha un velocista dietro. Prendono ripartenze e si spaventano dietro, dev’essere molto compatta e crearsi gli spazi per andare».