Bergomi vede ancora dei retaggi dalla passata stagione nell’Inter, confermati anche sabato sera a Lecce. Ospite di Sky Calcio Club, l’ex capitano nerazzurro ha spiegato le differenze.
LA CRESCITA – Per Giuseppe Bergomi con il ritorno di Romelu Lukaku ora c’è più verticalità: «Sicuramente, per agevolare le sue caratteristiche. L’Inter ha iniziato come ha finito: giocava quel tipo di calcio. Continua a essere una squadra che ha bisogno di lavoro e di più tempo, perché è una squadra fisica, anche se l’anno scorso era partita abbastanza bene. Abbiamo sempre sottolineato la qualità del gioco dell’Inter, che rispetto ad Antonio Conte giocava meglio. Deve essere più paziente, perché a Lecce quando la partita si è sporcata con quell’intervento duro ci sta che incontri gente che lotta ed entra decisa. Si sono un po’ spazientiti, non hanno più giocato il calcio che avevano proposto nella prima fase e la partita è andata in difficoltà. L’Inter rimane una squadra forte, che ha perso l’unico giocatore che saltava l’uomo e messo dentro un giocatore che dà profondità: può attaccare in maniera diversa. Rimane una squadra forte, però credo che manchi l’uomo che dà qualcosa in più. Si porta ancora dietro l’anno scorso, non so cosa sia rimasto dietro».
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