Bergomi: “Giusto riprendere dopo emergenza Coronavirus. Bastoni…”
Nel suo intervento a “Sky Sport 24” (vedi articolo), Beppe Bergomi ha parlato anche della discussa ripresa o meno del campionato di calcio dopo l’emergenza Coronavirus, di Alessandro Bastoni e delle possibilità dell’Inter in Europa League.
GIUSTO RIPRENDERE – Secondo Beppe Bergomi, è giusto riprendere il campionato una volta che la minaccia Coronavirus sarà soltanto un lontano ricordo. Ecco le sue parole sulla questione: «Io penso che sia giusto ricominciare. Nel calcio è difficile non assegnare trofei, non ci sono i playoff come in altri sport. Oggi ho sentito il dottor Piero Volpi, ha sofferto tanto a causa della malattia e mi ha detto che prima bisogna pensare alla salute delle persone. Quando tutto sarà a posto e avremo delle certezze, sarà giusto finire i campionati nella giusta maniera senza playoff e trovare la soluzione migliore. Penso sia giusto ripartire e portare a termine il campionato».
EUROPA LEAGUE – Alla domanda sulle possibilità delle italiane in Europa League, Bergomi ha risposto con queste parole: «Inter e Roma possono essere le favorite insieme ad altre squadre. Diventa difficile lasciare fuori una squadra come il Manchester United per esempio. Ricordiamo anche che le nostre squadre hanno avuto un sorteggio difficile. Il Getafe è una squadra rognosa e il Siviglia sicuramente non è una squadra facile. Le nostre squadre, però, possono certamente arrivare in fondo».
PERNO DIFENSIVO – Da ex grande difensore, Bergomi ha dato anche il suo giudizio sul giovane Alessandro Bastoni: «Ragazzo del ’99, quando allenavo i ’95 dell’Atalanta me ne parlavano molto bene ed è cresciuto tantissimo. Nel calcio moderno è importantissimo avere un difensore centrale di piede mancino, secondo me deve però migliorare nella fase difensiva, deve saper risolvere i problemi quando ha 50 metri alle spalle, non sbagliare le uscite, saper reggere nell’uno contro uno. Per diventare come Materazzi ce ne vuole, lui ha tutto dalla sua parte per crescere tantissimo e arrivare in nazionale perché se sai giocare bene da dietro come lo sai fare lui, allora puoi fare grandi cose».