Bellugi: “Moratti di famiglia. Come si può dire che il virus è uno scherzo?”
Bellugi è in ospedale, dopo che nelle scorse settimane gli sono state amputate le gambe a seguito di complicazioni da Coronavirus (vedi articolo). L’ex difensore dell’Inter, in collegamento con “Tiki Taka” su Italia 1, ha mandato un messaggio per invitare tutti a non sottovalutare il COVID-19.
LA MALATTIA – Mauro Bellugi racconta la sua terribile esperienza col virus: «Questo COVID-19 si è associato a una malattia che ho io, del sangue. È entrato dentro il mio corpo e mi ha sistemato: mi sono ritrovato le gambe nere all’improvviso. Ho chiesto cosa fare e mi hanno detto che si doveva tagliare. Gli amici mi hanno mandato messaggi, tutti. Io sono in camera con un ragazzo rimasto quaranta giorni intubato. Ho visto una sera uno che era nella camera vicina, mi è passato davanti e al telefono salutava la mamma e la moglie perché stava morendo. Ho visto queste cose, come si fa a dire che il virus è uno scherzo?»
IL GOL – Bellugi ironizza: «Il dottore lo volevo denunciare (ride, ndr), mi ha tagliato la gamba del gol al Borussia Monchengladbach! L’unico in carriera: una volta i difensori, quando passavano la metà campo, li rimandavano subito indietro. Già c’erano Luis Suarez e Mario Corso, non volevo andare a disturbare e non me lo permettevano. Uno si specializzava nelle marcature, non aveva tempo per fare altre cose: dovevi annullare loro per vincere la partita».
LA REAZIONE – Massimo Moratti si è offerto per pagare le cure. Bellugi lo ringrazia: «Moratti mi ritiene uno di famiglia, conosco tutti. Una volta ero da Angelo Moratti a chiedere il contratto, volevo chiedere trentatré milioni. Arrivo da lui, mi siedo davanti e mi dicono: “Tu sei Bellugi, il ragazzo toscano”, mi danno il contratto ho firmato e sono uscito, per quanto mi ero spaventato. Dopo avermi dato il contratto che volevo io mi regalò una villa a Stintino».