Beccalossi: “Inter in ritardo, ma ho fiducia in una squadra competitiva”
L’ex centrocampista dell’Inter Evaristo Beccalossi è intervenuto nel programma radiofonico “Tutti convocati” e ha parlato del mercato dell’Inter e della gestione dei giovani talenti italiani che, dopo i casi Pinamonti, Cutrone e Kean sono considerati dai grandi club più come una fonte di plusvalenze che come una risorsa su cui puntare dal punto di vista tecnico
INTER DEVE CHIUDERE LE TRATTATIVE – “Mi aspetto una settimana in cui i dirigenti cercheranno di chiudere dei discorsi importanti, con calma e con le idee chiare. Io penso che gli allenatori si debbano adeguare alle dinamiche di mercato che quest’estate mi sembrano particolarmente complicate, molti club hanno superato i paletti del fair play finanziario e si sono ritrovati comunque a fare operazioni importanti. Sento dire che gli allenatori vorrebbero le squadre pronte per inizio stagione, ma non capisco dove sia lo svantaggio, se inizi la stagione con una squadra incompleta e poi te la completano più tardi ti stanno comunque dando dei miglioramenti. Per quanto riguarda Dzeko e Lukaku all’Inter ne sento parlare da aprile, evidentemente ci sono dinamiche che impediscono alla società di chiudere in fretta”.
I GIOVANI VENDUTI: PINAMONTI, KEAN, CUTRONE – “Nell’ultimo anno e mezzo ho visto diverse nazionali giovanili e c’è un gruppo di giovani interessanti, forse bisogna insistere un po’ nell’ultimo passo, con Mancini questo sta avvenendo, ma bisogna lavorare da un’altra parte. Le squadre però devono anche fare i conti con i bilanci, mi dispiace per i giovani, ma le società devono anche guardare le offerte importanti. Non c’è più la via di mezzo, o sono già al 100% e possono fare i titolari oppure le società devono guardare le offerte importanti che arrivano”.
IL MILAN – “Ci sono delle persone che stimo molto come Giampaolo, spero vada bene, adesso ha una grande opportunità. E’ una grande possibilità anche per Boban e Maldini, gli auguro di fare bene ma sempre dietro un’altra squadra, ho le mie simpatie nerazzurre. Nel calcio si torna a inventare, era facile comprare quando si avevano i soldi, ora bisogna inventare qualcosa e spendere il meno possibile, Giampaolo fa rendere al meglio dei giocatori che conoscevano pochi, la qualità dell’allenatore e i dirigenti che scelgono giocatori di prospettiva fa tornare al passato, a prendere giocatori per 40-50 milioni sono bravi tutti”.
PRENDERESTI CAVANI E DZEKO? – “Assolutamente sì, chi lavora nel calcio sicuramente sa che ci sono difficoltà, c’è un giro delle punte. Il caso Icardi è già chiaro, ci sono delle persone che sanno quello che fanno, tutte le mattine quando sento o leggo penso che non funziona come dicono le voci che girano, l’importante è che la società sia competitiva. Io ho fiducia, ho visto un atteggiamento, c’è da completare la squadra ma serve calma e sono sicuro che faranno una squadra competitiva”.
ICARDI FUORI – “Nessuno si chiede perché si sia arrivato a questo, ci sono persone che lavorano. Sono scelte, c’è stato un percorso e dei problemi e non è che uno si alza una mattina e impazzisce, ci sono dei percorsi da fare e probabilmente è successo qualcosa che non sapremo mai”.
ICARDI IL PIU’ BRAVO? – “Icardi i gol li ha sempre fatti, ma probabilmente ci sono delle cose che hanno portato alla rottura, poi nel calcio ci si è abituati a tutto. Ma non credo sia un problema tecnico, è stata presa una decisione e conoscendo le persone che lavorano all’Inter deve esserci stato qualche problema”.