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Beccalossi: «Inter corazzata ma stavo meglio prima! Colpito da…»

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Beccalossi crede nell’Inter di Inzaghi e non lo nasconde, pur temendo la solidità della Juventus di Allegri nella lotta Scudetto. L’ex centrocampista nerazzurro e attuale Capo Delegazione dell’Italia Under-19, intervenuto a “Speciale Serie A” sulle frequenze di Radio TV Serie A con RDS, spiega cos’è cambiato rispetto al passato ad Appiano Gentile e come può servire ciò

GRUPPO FORTE – Non cita la parola “Scudetto” ma Evaristo Beccalossi è fiducioso: «L’Inter è una corazzata ma io stavo meglio quando vedevo la Juventus un po’ più distante (ride, ndr). Secondo me l’Inter è la squadra più forte in Serie A ma non bisogna sottovalutare la Juventus di Massimiliano Allegri perché, se ti giri, la vedi lì. E sono dei martelli! Dovendo scegliere, io dico l’Inter, che mi ha colpito molto in questa stagione. Anche l’ultimo giocatore arrivato a Milano sembra giochi qui da anni (Beccalossi si riferisce a Marcus Thuram ma non solo, ndr). Siamo abituati ad avere un ambiente un po’ turbolento (sorride, ndr), invece gli ultimi arrivati giocano e si trovano bene. Merito dell’allenatore e della società, che hanno costruito una base importante. C’è sempre da migliorare, ma questa è una squadra che ha saputo dimostrare di saper interpretare le partite in base alle situazioni. I calciatori dell’Inter sono forti. Il gruppo è quello che mi ha colpito più di tutti, perché hanno gli attributi». Queste le parole di Beccalossi sull’Inter prima in classifica.

Beccalossi promuove Inter e Inzaghi

CRESCITA PROGRESSIVA – A Beccalossi viene chiesto un parere anche su colui che siede sulla panchina nerazzurra: «Simone Inzaghi ha dimostrato di essere un “top player” degli allenatori, al livello dei migliori in circolazione. L’Inter oggi è anche più forte degli anni scorsi. Mi ha colpito in particolare Hakan Calhanoglu, che due-tre anni fa non era stimato come ora. Calhanoglu è arrivato in punta di piedi all’Inter e si è imposto. Brava la società a prenderlo risparmiando sul cartellino e l’allenatore a valorizzarlo nel nuovo ruolo da regista. Gli allenatori sono determinanti perché devono capire le caratteristiche dei calciatori e farli rendere al meglio. Sulla Champions League dico solo una cosa: l’Inter se la può giocare con tutti! Poi il risultato nel calcio dipende anche da altre cose…». Così Beccalossi sulle rinnovate chance internazionali dell’Inter di Inzaghi.

Pubblicato da
Andrea Turano

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