Barella unica creatura di Conte: i meriti dell’Inter di Inzaghi divisi per autore – CdS
Barella è un titolarissimo dell’Inter di Inzaghi, che può ringraziare il suo predecessore Conte per averlo voluto a tutti i costi a Milano. Lo stesso non può dirsi per gli altri titolari, i cui meriti vanno divisi diversamente. L’analisi del Corriere dello Sport oggi in edicola restituisce i meriti ai singoli autori
L’ECCEZIONE BARELLA – Il lavoro di Simone Inzaghi all’Inter come eredità di Antonio Conte riguarda il sistema ma non i singoli. Secondo quanto analizzato dal giornalista Pietro Guadagno sul Corriere dello Sport odierno, l’unica eccezione è Nicolò Barella, che Conte ha voluto espressamente a Milano. Tralasciando il capitano Samir Handanovic, all’Inter da più tempo, Marcelo Brozovic reiventato regista e Milan Skriniar sono due creature di Luciano Spalletti. Per il resto, il grande merito è di Piero Ausilio, che ha preso Stefan de Vrij a parametro zero, Alessandro Bastoni in tempi non sospetti e Lautaro Martinez. Conte se li è trovati in casa, così come Inzaghi. Tutti, tranne il “suo” Barella.
GLI UOMINI DI INZAGHI – I nuovi acquisti Denzel Dumfries, Hakan Calhanoglu ed Edin Dzeko, invece, sono i “Barella di Inzaghi”. Perché richiesti specificamente dall’attuale tecnico come innesti utili per il suo sistema di gioco. In sostituzione dei partenti Achraf Hakimi, Christian Eriksen e Romelu Lukaku, quest’ultimo sì creatura di Conte. Merito anche di Beppe Marotta e Ausilio, quindi. All’appello del collega Guadagno manca Ivan Perisic, che può essere considerata una creatura di Spalletti, ma da quinto sinistro di centrocampo l’ha rilanciato Conte… E Inzaghi ringrazia. L’impronta lasciata da Conte è importante ma su una base importante già esistente. L’Inter di Inzaghi sembra anche superiore.
Fonte: Corriere dello Sport – Pietro Guadagno
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