Balata: “Serie A a ventidue squadre? Pensiamo ad altro! Gravina…”
Balata rigetta la possibilità che la Serie A passi a ventidue squadre. Il presidente della Lega B, intervenuto in collegamento durante “La Domenica Sportiva” su Rai 2, ringrazia il presidente della FIFA Infantino e quello della FIGC Gravina per come stanno gestendo l’emergenza.
SPERANZA DI RIPRESA – Mauro Balata parla di come far riprendere la Serie A e gli altri campionati: «C’è un Governo che dovrà stabilire, non solo in relazione al calcio ma a tutto il paese, quando ci saranno tutte le condizioni di massima sicurezza per riprendere. Ho apprezzato il presidente Gianni Infantino, che ha detto che bisogna stare molto tranquilli e gestire la situazione in maniera responsabile. Bisogna aspettare che ci siano le condizioni di massima sicurezza per la salute pubblica, e anche per la salute di tutti gli addetti al calcio. Infantino ha fatto anche dei gesti concreti, perché ha aperto le borse della FIFA. Credo che anche il presidente federale, Gabriele Gravina, stia agendo per responsabilità: credo che tutte le istituzioni coinvolte lo stiano facendo».
SI RICOMINCIA? – Balata ha un augurio: «Alla fine tutti speriamo che anche il calcio, prima o poi, possa riprendere a portare gioia. Quello sarà un momento in cui tutti avremo capito che questa drammatica situazione, e quest’angoscia, sarà alle nostre spalle. Serie A a ventidue squadre? Sono argomenti che non mi appassionano per nulla. Posso assicurare che, in questo momento, stiamo pensando ad altro. Stiamo cercando di gestire una situazione drammatica per tutto il paese, a maggiore per il calcio. Molti signori che portano avanti il calcio hanno delle aziende sulle spalle, che in questo momento sono ferme e non generano utili, non stanno producendo».
MOMENTO DI ATTESA – Balata chiarisce come, dalla Serie A in giù, resti incertezza: «Finire la stagione? Noi abbiamo vari scenari davanti. Per me, però, le parole del presidente Infantino e lo sforzo della FIGC, finalizzate ad aspettare le indicazioni del Governo e della comunità scientifica, sono quelle di cercare di portare avanti e garantire i principi della regolarità e del merito sportivo. Allo Stato non è stata formulata nessuna ipotesi, però parlare di formule secondo me è un esercizio improbabile e anche sbagliato».