Assogna: «Inter piatta. Inzaghi troppo giovane. Lukaku? Un errore»

Assogna analizza alcuni punti focali dell’Inter. Il giornalista, nel corso della trasmissione Campo Aperto Domenica, confronta il percorso di Inzaghi con quello dei suoi colleghi. Poi una valutazione su Lukaku e Lautaro e la prossima partita di Champions League. Di seguito le dichiarazioni a Sky Sport 24.
CONFRONTI – Paolo Assogna valuta attentamente la situazione dell’Inter. Il giornalista, nel corso della trasmissione Campo Aperto Domenica, afferma: «Sono inspiegabili otto sconfitte per un gruppo così dotato tecnicamente come quello di Simone Inzaghi. Poi che i problemi ci sono è certo. L’Inter non sorprende mai, in campionato è sempre molto piatta. Troppi giocatori non rincorrono gli avversari. È una squadra che o si prende le partite collettivamente o balla in ogni parte del campo. Inzaghi poteva fare meglio. Questa dimensione del campionato da vincere è ancora non gli appartiene e lo dicono i fatti. Sono due anni consecutivi che Inzaghi parte col favore del pronostico e sono due anni che il campionato non arriva. Lui, fra gli allenatori con cui è in competizione, è il più giovane ed è quello che deve fare più tragitto per diventare vincente. Luciano Spalletti e Stefano Pioli hanno vinto il campionato alla soglia dei sessant’anni. Inzaghi ha delle capacità, soprattutto nel preparare gli scontro diretti, ma non ha la capacità, che hanno assimilato altri allenatori, di tenere sempre l’attenzione alta».
Inter, Lukaku una scelta sbagliata
VALUTAZIONI – Tra i vari temi trattati da Assogna, nel corso dell’intervento su Sky Sport 24, anche l’episodio del rigore in Spezia-Inter: «L’episodio del rigore fra Lautaro Martinez e Romelu Lukaku? Non lo trovo grave. Sono due giocatori che vanno d’accordo e entrambi hanno la responsabilità di poter battere il rigore. I numeri dicono che Lukaku sia più bravo ma il fatto che Lautaro Martinez voglia sbloccarsi ed esorcizzare questo suo problema lo trovo un elemento di maturità. Il ritorno di Lukaku è stato sbagliato perché c’erano dei segnali di involuzione. Si è valutata con poca attenzione la differenza tra il calcio di Antonio Conte e quello di Inzaghi, che dà molto meno campo alla prima punta. Con le caratteristiche del sistema di gioco di Inzaghi sarebbe stato più logico acquistare Paulo Dybala. L’Inter ha fatto una scelta d’appartenenza e di cuore, ma sbagliata. Per me l’Inter supera il turno in Champions League perché in queste partite vediamo una squadra diversa, che si muove e ragiona in blocco, che ha un’anima collettiva. Tutte cose che perde in campionato».