Antognoni: «Serie A competitiva, ma big in ritardo. L’Inter pian piano verrà fuori!»
Antognoni disegna il quadro di queste prime settimane di Serie A, fra le squadre menzionante anche l’Inter. Intervenuto in collegamento a “Il Processo di Sportiva” sulle frequenze di Radio Sportiva, esprime un parere anche sulla situazione panchine. Argomento caldo delle ultime ore.
QUESTIONE DI TEMPO – Giancarlo Antognoni interviene in collegamento sulle frequenze di Radio Sportiva per esprimere il suo parere sull’andamento della Serie A. Tra le squadre menzionate dall’ospite di “Il Processo di Sportiva” anche l’Inter. Ecco le parole dell’ex calciatore: «Rispetto a quelle che erano le griglie di partenza della Serie A sicuramente vediamo due squadre, Atalanta e Udinese, che nessuno pensava potessero stare lì davanti. Le altre favorite, le big, risultano un po’ in ritardo sulla tabella di marcia. Però sarà sicuramente un campionato più bello per il fatto che ci sia questa competizione, soprattutto al vertice. Poi, secondo me, le squadra più attrezzate alla fine riusciranno a riprendere il percorso. Sia la Juventus che l’Inter piano piano verranno fuori. Per le big c’è da preoccuparsi ma fino a un certo punto. Siamo solo alla settima partita».
IL PREZZO DEGLI ALLENATORI – In seguito agli ultimi risultati dell’Inter, continuano le critiche nei confronti di Simone Inzaghi (vedi articolo). Giancarlo Antognoni spende alcune parole proprio sulle difficoltà di gestione degli allenatori. «Il tecnico è sempre quello che ci rimette per primo. Le società cercano anche di mantenere i propri allenatori più a lungo possibile, ma è chiaro che quando c’è l’opportunità di cambiare lo fanno. Però è una questione anche economica. Perché oggi si guarda giustamente al bilancio e a tutte le cose che servono per mantenere stabile una società. I costi sono eccessivi e quindi, prima di licenziare un allenatore, un presidente o un dirigente ci penserà un pochino». Antognoni conclude il suo intervento a Radio Sportiva sottolineando i problemi finanziari delle squadre, realtà che, purtroppo, riguarda anche l’Inter.