Amadeus: «Conte, sentivo che era il momento buono. Ha due meriti»
Amadeus, presentatore tv e noto tifoso dell’Inter, esalta il lavoro di Antonio Conte, che ha portato i nerazzurri allo scudetto. Ecco le sue parole in collegamento con “La Domenica Sportiva” su Rai 2.
TECNICO LEADER – Amadeus esalta il lavoro di Antonio Conte, che ha guidato l’Inter al suo diciannovesimo scudetto. E individua due meriti nel lavoro del tecnico: «Da quando è arrivato Conte sentivo che era il momento buono. Credo sia uno degli allenatori più forti d’Europa, dove è andato ha sempre vinto. Il merito è di aver preso questa squadra che non vinceva da dieci anni e l’ha riportata a una grande vittoria. Soprattutto valorizzando dei giocatori che fino a pochi anni fa avevano un’annata così così. Il merito è di questo gruppo, dell’allenatore, della società: quando si vince i meriti vanno ripartiti tra tutti. Ero certo che con Conte sarebbe successo qualcosa di buono».
MOSSE – Amadeus risponde poi a una battuta sull’ospitata di Zlatan Ibrahimovic al Festival di Sanremo. Il presentatore smentisce dietrologie sportive sulla scelta: «Ibrahimovic a Sanremo? Niente accordi con Conte, era una mia idea (ride, ndr)».
PERMANENZA – Infine, Amadeus si augura che il tecnico possa rimanere a lungo in nerazzurro: «Mi auguro che Conte rimanga all’Inter. È un allenatore che pretende molto da giocatori e società: se vuoi vincere e aprire un ciclo, devi avere garanzie. Ha insistito molto per avere Romelu Lukaku, e ci ricordiamo quanti dubitavano del suo arrivo. Con Conte non c’erano dubbi che sarebbe migliorato. Sarebbe un delitto se Conte andasse via, o se la società glielo permettesse. Questo ciclo si può aprire».
ROCKSTAR – Amadeus continua ad esaltare il tecnico, e prova ad associarlo ad un grande protagonista della musica: «Ha un carisma particolare, una forza incredibile. Ricorda un grande come poteva essere Pavarotti, ovunque andasse a cantare era amato da tutti. Io appartengo alla categoria di quelli che non guardano il passato. A me interessa che quando sono all’Inter diano tutto per quella maglia. Reputo Conte un patrimonio dell’Inter, e mi auguro resti il più a lungo possibile. Similitudini con José Mourinho? Il punto d’incontro è il carisma, entrambi sono due condottieri. Sono due allenatori che ottengono il massimo dai propri giocatori, anche in ruoli che all’inizio non sembravano congeniali».