Altobelli: «Io un mix fra 2 punte dell’Inter di oggi! Beccalossi genio»
Altobelli ha parlato dei suoi anni da calciatore immedesimandosi anche in due attaccanti dell’Inter di oggi. Poi racconta anche la classe di Evaristo Beccalossi e dell’uomo che lo portò in nerazzurro
ANNI IN NERAZZURRO − Alessandro Altobelli, ai microfoni ufficiali della Figc, racconta i suoi anni da calciatore: «Dopo il secondo anno a Brescia mi volevano tutti: Milan, Juventus, Inter. La fortuna volle che il presidente del Brescia era Francesco Saleri, tifosissimo dell’Inter. Fu lui ad accompagnarmi a Milano per la firma. Ho giocato con Maradona, Platini, Falcao, Boniek, Junior. Ogni tanto sfoglio gli album Panini degli anni Ottanta e torno a quei tempi. Che tempi! Il compagno più forte che ho avuto è stato Beccalossi, era un genio del calcio. Ed è incredibile che non sia mai stato convocato in Nazionale. I difensori più difficili da superare Gentile e Vierchowod. Quanto dovevo affrontare Pietro dormivo poco la notte, ma per lui era lo stesso».
MIX − Poi Altobelli parla di due attaccanti nerazzurri e del connubio con la Beneamata: «È un’epoca diversa, faccio fatica a fare dei confronti. Lautaro Martinez e Lukaku? Diciamo che ero un buon mix di tutti e due. Ero veloce, calciavo bene con entrambi i piedi e di testa dicevo la mia. Non ero un fenomeno, ma sapevo fare tutto. Nelle gare da dentro o fuori l’Inter è più forte, quando c’è un obiettivo di lunga durata fatica. E poi dice tutto la canzone, ‘Pazza Inter amala’!. È una squadra che può battere qualunque avversaria e che non vince facilmente nemmeno con l’ultima in classifica. Un po’ ci assomigliamo, forse non è un caso che ci siamo sposati…».